Tanto Covid, poca disabilità: sono i tg del 2020

Sono i risultati elaborati dall'osservatorio di Pavia specializzato nell'analisi dei media, presentati durante i 'Diversity Media Awards. Nell'anno della pandemia, le notizie totali sono state complessivamente 42.953 di cui 19.574 dedicate all'emergenza sanitaria con un'incidenza media del 46%

Tanto Covid, poca disabilità: sono i tg del 2020

Il Covid ha inevitabilmente impattato sull'agenda dei telegiornali italiani durante il 2020, concentrando su di sé quasi la metà dell'informazione totale a scapito però delle notizie che riguardando disabilità o i diritti della comunità Lgbt+, categorie che continuano a ricevere un'attenzione minore e scostante.

Sono i risultati elaborati dall'osservatorio di Pavia specializzato nell'analisi dei media, presentati durante i 'Diversity Media Awards', giunti ormai alla sesta edizione, un evento realizzato con il supporto della rappresentanza a Milano della commissione europea e patrocinato dal Comune.

Sono state prese in esame tutte le news andate in onda sui maggiori telegiornali serali italiani (dai canali 1 a 7) durante il 2020. Nell'anno della pandemia, le notizie totali sono state complessivamente 42.953 di cui 19.574 dedicate all'emergenza sanitaria con un'incidenza media del 46% (e picchi del 90% nel mese di marzo 2020, quando scoppiò la pandemia).

Quello che emerge dal 'Diversity Media Report', è che l'informazione è stata prevalentemente di tipo emergenziale, focalizzata su aspetti epidemiologici con grande spazio ai numeri, a discapito però del racconto delle problematiche delle persone e in particolare di interi gruppi sociali, divisi in 5 'diversity' all'interno dello studio: disabilità, etnia, generazioni, genere e identità Lgbt+. L'87% di tutte le notizie Covid non ha interessato nessuna di questa cinque categorie. Inoltre, rispetto al 2019, l'incidenza delle 'diversity' nei tg italiani ha subito un calo complessivo di 6 punti percentuali, passando dal 23% del 2019 al 17% del 2020.

Le categorie più penalizzate dal Covid sono quelle che, nel 2018 e nell'anno successivo, avevano ricevuto una copertura più elevata e costante rispetto alle altre: generazione (-2,2%), etnia (-3%) e genere (-3,2%). Continuano a ricevere poca attenzione invece le notizie riguardanti disabilità e la comunità Lgbt+.

Circa un terzo delle notizie sulla disabilità riguarda eventi di cronaca, fra cui l'incidente di Alex Zanardi, mentre per il mondo Lgbt+ le news sono correlate principlamente a eventi come la giornata mondiale contro l'omofobia o fatti di cronaca nera, come l'omicidio di Maria Paola Gaglione.

Si è parlato di entia invece, in relazione a casi specifici di politica estera, (Patrick Zaki e Silvia Romano su tutti), oppure inerenti a criminalità dettata da odio razziale (per esempio per gli omicidi di Willy Montero Duarte e George Floyd). Le notizie sulle donne sono state collegate non tanto al peso della pandemia sulla loro condizione, quanto a eventi di criminalità come femminicidi, stupri e molestie.

"Sappiamo bene che il lockdwon ha inciso moltissimo su chi aveva un problema di disabilità- commenta Monia Azzalini, dell'università di Ca' Foscari di Venezia- notizie che però non hanno avuto troppa rilevanza nei tg visto che lo spazio è segnato sempre dall'agenda politica. Per questo infatti, prevediamo che ci sarà sicuramente un incremento nel report del prossimo anno (sul fronte Lgbt+, ndr) portato dall'eco del Ddl Zan".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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