Corte dei conti europea. Aria irrespirabile: la Direttiva è troppo vecchia

È arrivato l’autunno e con le brume sono arrivate anche le limitazioni al traffico. Ogni anno in Europa si contano circa 400mila casi di morte prematura dovuta a una presenza eccessiva di inquinanti atmosferici come il pulviscolo, il biossido di azoto e l’ozono. Sulla base dall'Accordo di Bacino Padano la Regione Veneto, insieme a Lombardia e Piemonte, ha deciso di fermare le auto diesel Euro 3. Il blocco della circolazione è scattato l'1 ottobre e resterà in vigore fino al 31 marzo 2019 e interesserà anche i benzina Euro 0 e 1, oltre ai diesel Euro 0, 1 e 2.

Da circa 30 anni nell’UE esiste una normativa per l’aria pulita che fissa limiti alle concentrazioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, ma nonostante questo gran parte degli Stati membri dell’UE e numerose città europee presentano una qualità dell’aria spesso scadente. Un report della Corte dei Conti Europea ha constatato che i cittadini europei respirano aria nociva soprattutto a causa di una normativa debole e di un’attuazione insoddisfacente delle politiche. 

Per questo la Corte ha espresso delle Raccomandazioni allo scopo di rafforzare la direttiva sulla qualità dell’aria ambiente e sollecitare ulteriori interventi efficaci da parte della Commissione europea e degli Stati membri, tra cui un miglior coordinamento delle politiche e una maggiore informazione pubblica.

Corte dei conti europea. Aria irrespirabile: la Direttiva è troppo vecchia
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’inquinamento atmosferico costituisce il principale rischio ambientale per la salute nell’Unione europea dove ogni anno provoca circa 400mila decessi prematuri e comporta diseconomie legate alla salute per centinaia di miliardi di euro. Gli inquinanti atmosferici responsabili della maggior parte di questi decessi prematuri sono il particolato, il biossido di azoto e l’ozono troposferico. «Negli ultimi anni, le politiche comunitarie hanno contribuito alla riduzione delle...