Calcio femminile: “La rivoluzione è iniziata. Numeri in crescita anche con la pandemia”

Uisp Bologna lancia “Estate al femminile”, un mese dedicato alle donne – dai 6 anni in su – che vogliono giocare a calcio. E sul caso Aurora Leone: “Purtroppo molti dirigenti ancora la pensano così, si sentono minati nella loro comfort zone. Ma le cose stanno cambiando”

Calcio femminile: “La rivoluzione è iniziata. Numeri in crescita anche con la pandemia”

“Mi ha colpito molto l’aggressività, la durezza, l’esagerazione. Onestamente mi ha colpito meno il contenuto dell’affermazione: purtroppo molti dirigenti la pensano ancora così”. Marco Bergonzoni, responsabile del Settore d’attività Calcio Uisp Bologna, commenta così quanto accaduto ad Aurora Leone de The Jackal alla vigilia della Partita del Cuore. “Da Belloli a Pecchini, i dirigenti si sono formati quando il calcio femminile praticamente non esisteva. Assistere oggi all’affermazione delle squadre femminili ha provocato una specie di terremoto nella loro comfort zone. Per fortuna sta crescendo una nuova generazione di dirigenti: loro sanciranno il definitivo cambiamento che, questo è chiaro, è già cominciato. Lo dimostrano le squadre femminili dei grandi club di Serie A, lo dimostrano le loro partite trasmesse in tv, lo dimostra, soprattutto, il numero sempre più ampio di bambine e ragazze che scelgono di giocare a calcio e il numero di scuole calcio. La rivoluzione è già iniziata: non sarà facile, ma sarà ineluttabile”.

Una rivoluzione che Uisp ha scelto di condurre in prima persona, dedicando tutto luglio, “mese durante il quale, solitamente, il calcio si ferma”, al calcio femminile. Si chiama “Estate al femminile”: un mese dedicato alle calciatrici, settore giovanile e adulti, dunque dai 6 anni. In programma, 3 volte a settimana dopo le 18 per evitare il caldo eccessivo, insegnanti qualificati e specializzati nel calcio femminile lavoreranno con le partecipanti per divertirsi, migliorarsi tecnicamente e prepararsi al meglio per la prossima stagione. “L’idea è questa: noi, grazie alla collaborazione con il Fossolo – capofila da anni, in città, per questa disciplina –, diamo la possibilità di provare. Se piace, l’invito per settembre è quello di iscriversi in una società di calcio femminile. A Bologna sono tante e molto buone: fino a 5, 6 anni fa, ce n’erano un paio. Si sono moltiplicate: la domanda lievita, è cresciuta anche in periodo di emergenza sanitaria”. Non ci sono categorie di età o di bravura, il progetto è aperto a tutti e i gruppi verranno suddivisi successivamente). Ci sarà anche il progetto “amatoriale” per adulte da inserire nella squadra di calcio a 7 del Fossolo che partecipa al campionato Uisp. “In pratica, una scuola calcio per sole ragazze – sintetizza Bergonzoni –. Noi ci crediamo, e la stiamo programmando”.

“Da 10 anni – conclude – lavoriamo e investiamo nel calcio femminile, con ottimi risultati. Nello sport c’è posto per tutti, cogliamo questa opportunità. Finalmente anche le società lo stanno capendo. All’estero, per esempio, sono molto più avanti di noi. Ma non molliamo e ce la faremo, arriveremo ai loro livelli”.

Ambra Notari

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)