Consegna del tricolore agli atleti in partenza per le olimpiadi e paralimpiadi invernali

Il presidente Mattarella ha ricevuto al Quirinale gli atleti italiani in partenza: "Sport paralimpico, misura la civiltà del paese". Pancalli: "Eccellenza internazionale" 

Consegna del tricolore agli atleti in partenza per le olimpiadi e paralimpiadi invernali

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale gli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2021. La rappresentanza, composta  anche da tecnici e dirigenti, era guidata dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Nel corso della cerimonia, aperta dell’Inno nazionale eseguito da alcuni elementi della Junior orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sono intervenuti il Presidente Malagò, il Presidente Pancalli e la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali.

Mattarella: “Sport paralimpico, misura la civiltà del paese”

Il Presidente Mattarella, nel consegnare la Bandiera italiana all’Alfiere della squadra Olimpica, Sofia Goggia e all’Alfiere della squadra Paralimpica, Giacomo Bertagnolli, ha sottolineato: “Rappresentate davvero il Paese, olimpici e paralimpici. E’ una straordinaria occasione, avete gradi aspettative, ma quella più importante è il modo in cui certamente parteciperete, quello della passione sportiva, della lealtà, del confronto, del desiderio di misurarsi costantemente su nuovi orizzonti e nuovi limiti da raggiungere e da superare. Complimenti per questa attitudine, per quello che c'è alle spalle dell'approdo alle Olimpiadi e Paralimpiadi" in termini "di lavoro, di sacrificio, di allenamento, di concentrazione, di motivazione. Complimenti e auguri per questa testimonianza - osserva il capo dello Stato nel suo saluto agli atleti - Lo sport di eccellenza è importante in sé, rappresenta il Paese in una dimensione della vita sociale rilevante, ma è anche importante perché suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva, con i valori che questa comporta, e così alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni per le Olimpiadi e Paralimpiadi. Questo obiettivo, questo scopo, è affidato anche alle vostre mani, al vostro esempio, alla vostra capacità di testimoniare il valore dello sport come state facendo e come fate abitualmente".
"Vorrei sottolineare il valore particolare dello sport paralimpico. – ha aggiunto Mattarella - In questi anni il movimento paralimpico è cresciuto molto grazie al protagonismo dei suoi atleti. Lo sport paralimpico è stato l'avanguardia di questa crescita che è soprattutto nell'animo, nella coscienza, nell'intelligenza, nella comprensione dei nostri concittadini. E' una misura della civiltà di una società".

Pancali: “Sport paralimpico italiano, eccellenza internazionale”

“Oggi sono sei mesi da quando lei Presidente Mattarella, ci consegnò la bandiera prima dei Giochi paralimpici di Tokyo e gliela riconsegnammo piena di risultati straordinari. Oggi non si è ancora esaurito l'entusiasmo per questi successi. I nostri atleti girano l'Italia a narrare la pagine dello sport italiano. Raccogliamo la sfida su Pechino paralimpica a marzo. Con ottimismo, ambizione, consapevoli di rappresentare a livello internazionale, un'eccellenza sportiva per le medaglie a Tokyo ma anche punto di riferimento come capacità di organizzazione e risposta competente su problemi e sfide nuove. Una sfida inconsueta per successione temporale. E' la prima volta che non viviamo una cadenza biennale tra olimpiadi estive ed invernali. Viviamo questa discesa libera verso Pechino. È un momento unico, che ci regala sempre emozioni. Perché si colloca al termine del suo settennato. Sette anni in cui il mondo paralimpico è esploso, dopo anni di grandi sacrificio. Lei c'è sempre stato. Questa pandemia ci ha tolto gli abbracci che abbiamo rivisto grazie allo sport, ci ha tolto il sorriso delle persone, ma abbiamo imparato a leggere nei suoi occhi, c'è sempre stato. Siamo stati riconosciuti ente pubblico, inaugurato i primi centri di avviamento, viaggio virtuale con i festival della cultura paralimpica, abbiamo modificato la Treccani col lemma con la giusta declinazione, raggiunto il più alto livello atletico agonistico a Tokyo". E’ il commento del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. “Oggi quindi nel consegnare la bandiera non raccogliamo solo la sfida agonistica ma anche l'impegno a proseguire nel nostro lavoro quotidiano nel rispetto dell'idea dello sport che rappresenta un momento di crescita collettivo e civile, di crescita culturale del Paese. A gennaio verranno banditi i primi concorsi per atleti paralimpici nei corpi dello stato. Un risultato inimmaginabile in altri tempi, che ci consegna un paese migliore. Un paese che cambia percezione sulla disabilità. Non le riconsegneremo la bandiera, ma ci piace così, dà l'idea di un cerchio non si chiuderà lasciando aperto un cerchio affettivo. Gli applausi, le attestazioni che gli italiani le tributano sono testimonianza di quanto lei lascia nei cuori dei cittadini italiani anche a garanzia delle istituzioni democratiche".

Goggia a Mattarella: “Le sue parole sono nel mio cuore”

"Mi piace pensare che questo ruolo di portabandiera non sia iniziato solo con la vittoria della discesa di Pyeongchang 2018 ma anche a febbraio, quando mi sono infortunata e lei mi ha telefonato. Mi chiamò e mi disse parole che sono vivide nella mia mente e che custodisco con gelosia nel mio cuore", ha detto Sofia Goggia, portabandiera dell'Italia, rivolta al Capo dello Stato. "Mi esortò a guardare oltre - racconta l'azzurra al Quirinale- verso quelli che sarebbero stati traguardi lontani e alla spedizione invernale di Pechino. Mi esortò a guardare nel mio cuore e a trovare la forza e il coraggio di guardare avanti incurante degli ostacoli sul mio percorso. Io credo di aver fatto proprio così". (DIRE) 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)