È ora di giocare a frisbee in carrozzina

È una delle ultime discipline arrivate nel panorama degli sport paralimpici internazionali, ma già si sta muovendo con ritmo. Si chiama wheelchair flying disc: ovvero il frisbee praticato da atleti con disabilità 

È ora di giocare a frisbee in carrozzina

 Il 15 dicembre scorso, in occasione dell’assemblea dell’Ipc (International Paralympic Committee), il World Flying Disc Federation (Wfdf) ha pubblicato l’e-book dal titolo “Flying Disc Parasport Chair Ultimate”, un manuale di 139 pagine scritto da José Amoroso che, oltre a ricoprire il ruolo di presidente della Apudd (la Federazione portoghese di flying disc), dirige la Commissione sportiva universitaria e scolastica della Wfdf. L’e-book contiene indicazioni sulle regole di questo gioco, su aspetti specifici dello sport come lancio e presa, sui metodi di insegnamento e valutazione dell’apprendimento, insieme a una breve panoramica di altre discipline flying disc. Ma questo lavoro rappresenta, soprattutto, il primo passo verso lo sviluppo di questa disciplina tra le persone con disabilità.

Durante i lavori dell’assemblea dell’Ipc, Robert Noch, presidente della World Flying Disc Federation, ha dichiarato a riguardo: «Il lavoro di Amoroso è una pietra miliare per la nostra federazione, perché stabilisce il primo set completo di regole per le gare ma anche le linee guida riguardanti gli impianti dove si svolgono le competizioni». E a proposito di competizioni ha osservato: «Abbiamo in programma di organizzare una serie di eventi in carrozzina in Europa, America, Asia e Oceania entro il 2023. Successivamente pianificheremo l’organizzazione di un Campionato del mondo». L’autore dell’e-book, Amoroso, ha invece commentato che «c’è ancora molto lavoro da fare, ma indubbiamente questo testo rappresenta un passo importante nel processo di formalizzazione del flying disc adattivo. Come esperto nel campo dell’educazione fisica, mi sento onorato di essere parte di questo processo e di aver avuto la fiducia della Wfdf nella sua elaborazione. Il mondo degli sport adattati merita più impegno da parte di tutti noi».

Ma cos’è e come si gioca questo sport? Il wheelchair flying disc è un insieme di discipline sportive che prende spunto da quelle praticate all’interno della Federazione mondiale flying disc, come il wheelchair ultimate, uno sport di squadra in cui i partecipanti devono passarsi la palla con regole simili a quelle del basket. Oltre a questo, si giocano il wheelchair disc golf, specialità in cui i dischi rimpiazzano palline e mazze e le buche sono sostituite da canestri e il wheelchair accuracy, una sorta di tiro a segno con cui colpire i bersagli con il disco. Anche nel nostro Paese qualcosa si sta muovendo. In Italia i primi passi, in questa direzione, si sono mossi all’interno delle strutture riabilitative del Niguarda di Milano e di Montecatone a Imola. Questa disciplina, infatti, si inserisce pienamente nel percorso riabilitativo di un paziente in quanto stimola l’equilibrio del tronco e sviluppa la coordinazione.

Un allenamento all’Istituto di riabilitazione di Montecatone

La prima struttura a sperimentare il frisbee in carrozzina, esattamente un anno fa, è stata il Niguarda. Il dottor Andrea Sambruni è il presidente della commissione medica della Federazione italiana flying disc (Fifd): «L’idea di portare questo sport dall’America al nostro Paese nasce da un impulso della commissione medica condivisa con la commissione Sviluppo e scuola, sull’onda della forte spinta della mentalità inclusiva a 360 gradi che già di per sé proviene dall’ultimate. La lezione svolta all’ospedale Niguarda ha dato ottimi risultati e numerosi spunti di miglioramento sono arrivati direttamente dai ragazzi coinvolti, come i suggerimenti su come lanciare o afferrare il disco», ha detto. Da sottolineare come il frisbee si adatti bene alla difficile situazione sanitaria legata al covid: «In questo periodo di protocolli e regole dettati dalla pandemia, trovare uno sport che si possa praticare a distanza e in sicurezza non è facile». Il 5 luglio scorso, invece, questa disciplina ha fatto tappa a Montecatone, in Emilia Romagna. Roberta Vannini, coordinatrice della terapia occupazionale dell’istituto di riabilitazione, ha spiegato che «il wheelchair flying disc è un’attività interessante per migliorare una serie di abilità in carrozzina che i pazienti, soprattutto in fase acuta, hanno solo parzialmente, tra cui per esempio l’equilibrio e la rotazione del tronco e di conseguenza l’attivazione di diversi muscoli per la gestione del proprio equilibrio».

La Fifd, federazione già riconosciuta dal Coni, grazie anche alle attività condotte a Montecatone, ha avviato il processo di riconoscimento del wheelchair ultimate all’interno del Cip, il Comitato italiano paralimpico. L’obiettivo, per il futuro, è l’organizzazione di veri e proprio tornei. Insomma, per le sue caratteristiche, questa disciplina può accompagnare tutto il processo riabilitativo e non solo, dallo sport in carrozzina in movimento a quello statico, fino ad arrivare allo sport in piedi. Nella speranza di vedere presto qualche torneo.

(L’articolo è tratto dal numero di marzo di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)

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