Le calciatrici afghane tornano in campo (senza velo) a Firenze

Dopo la fuga, Firenze le ha accolte e adesso le ragazze torneranno finalmente a giocare indossando la maglia del club Centro Storico Leboswki, squadra di calcio femminile che milita nei dilettanti. E due di loro giocheranno senza velo

Le calciatrici afghane tornano in campo (senza velo) a Firenze

Tornano in campo le tre calciatrici afghane della squadra Herat fuggite dal loro Paese dopo l’arrivo dei talebani. Donne col pallone, invise al nuovo regime. Dopo la fuga, Firenze le ha accolte e adesso le ragazze torneranno finalmente a giocare indossando la maglia del club Centro Storico Leboswki, squadra di calcio femminile che milita nei dilettanti. E due di loro giocheranno senza velo. “È con grande orgoglio che accogliamo queste ragazze e il loro allenatore nel nostro progetto sportivo e sociale - hanno spiegato dal Lebowski - Da parte nostra non vuole limitarsi a essere un gesto, pur importantissimo, di solidarietà, ma vogliamo anche che le ragazze possano continuare a coltivare il proprio percorso sportivo con il massimo della qualità e della soddisfazione”.
Le calciatrici sono arrivate in città nell’agosto 2021, grazie all’interessamento della Ong Cospe e al coinvolgimento fin dalle fasi dell’evacuazione del Comune di Firenze, del sindaco Nardella e dell’assessora Sara Funaro, dopo essere fuggite nell’agosto scorso dall’Afghanistan e dalle minacce del governo talebano, che ha proibito alle ragazze di praticare sport e le ha messe nel mirino degli estremisti. In tutto questo periodo sono state accolte dalla Caritas.
“Siamo molto felici di appoggiare questo progetto - dichiara il presidente dell’associazione allenatori Aiac Renzo Ulivieri - perchè ci permette di aiutare delle donne che hanno vissuto in un contesto a dir poco difficile. E grazie alla fattiva collaborazione della società sportiva Lebowski permette loro di poter continuare a svolgere una attività sportiva in sicurezza e soprattutto intraprendendo un percorso di integrazione e condivisione con le altre calciatrici italiane”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)