Paralimpiadi, a Tokyo la delegazione italiana più numerosa e "rosa" di sempre

A presentare la delegazione, guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Comitato italiano paralimpico e capitanata dai due portabandiera Beatrice Vio e Federico Morlacchi, è stato il presidente del Cip, Luca Pancalli. "113 atleti e maggioranza di donne, già doppio traguardo storico"

Paralimpiadi, a Tokyo la delegazione italiana più numerosa e "rosa" di sempre

Sarà la delegazione italiana più grande di sempre quella deliberata oggi dalla Giunta nazionale del Comitato italiano paralimpico che parteciperà alla XVI edizione dei Giochi paralimpici estivi, che si terranno a Tokyo dal 24 agosto al 5 settembre. Saranno infatti 113, il più alto numero da quando partecipa a una paralimpiade, gli atleti che rappresenteranno l'Italia, impegnati in 16 discipline: atletica leggera, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, tennistavolo, sollevamento pesi, taekwondo, tiro a segno, tiro con l'arco e triathlon. Un dato che si accompagnerà a un altro record, quello della rappresentanza femminile, che per la prima volta supera quella maschile: sono infatti 61 le atlete e 52 gli atleti qualificati ai Giochi. Numeri che rappresentano comunque al momento ancora una previsione di massima e che potrebbero variare leggermente nei prossimi giorni sulla base di alcuni pass che le commissioni composte dall'International paralympic committee e le Federazioni internazionali decideranno di assegnare.

A presentare la delegazione, guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Cip e capitanata dai due portabandiera Beatrice Vio (scherma) e Federico Morlacchi (nuoto), è stato oggi il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, al termine della riunione della Giunta. "Abbiamo proceduto in Giunta a nominare la delegazione presieduta dal segretario che sarà composta da 113 delegati, tenendo presente che è ancora in ballo la partecipazione della nostra rappresentante nella disciplina del badminton e al netto di potenziali aggiustamenti e correttivi- ha detto Pancalli in conferenza stampa- Il dato importante non è solo che si tratta della delegazione più grande di sempre, ma che le donne hanno superato gli uomini: saranno rispettivamente 61 e 52.

A questi numeri si aggiungono i 78 officials attribuitici dal Comitato organizzatore più i membri della famiglia paralimpica, staff medico e quant'altro. Contando il badminton saremo presenti in 16 discipline delle 22 previste dal programma dei Giochi paralimpici. Grande novità sarà la partecipazione nello sport di squadra del sitting volley, che ha contribuito all'incremento della nostra rappresentanza e in cui saremo esordienti come anche per badminton e taekwondo".

Per Pancalli "manca più di un mese all'inizio dei Giochi paralimpici ma già possiamo celebrare un doppio traguardo storico. Un risultato che testimonia la grande crescita degli ultimi anni del movimento paralimpico italiano sia sotto il profilo dei numeri e della rappresentanza di genere che dal punto di vista della competitività. Andremo in Giappone sapendo di avere una grande squadra che può regalare al nostro Paese tante gioie e soddisfazioni, prenderemo parte a questi Giochi non solo con l'obiettivo di rappresentare un'eccellenza sportiva ma anche di continuare ad alimentare quella rivoluzione culturale silenziosa che sta contribuendo a cambiare la percezione della disabilità nel nostro Paese e nel mondo".

Il presidente del Cip si è detto "straconvinto che le federazioni abbiano svolto uno straordinario lavoro di accompagnamento a questa spedizione nonostante lo slittamento per la pandemia e il fatto che questa sarà l'edizione più complessa sul profilo logistico e organizzativo. Tutta la tecnostruttura sta dando il massimo perché le difficoltà sono tante: sarà difficile per i Giochi olimpici, figuratevi per una spedizione con tanti ragazzi e ragazze disabili".

Le discipline su cui Pancalli ripone maggiori aspettative sono "atletica leggera, scherma, il nuoto che ha fatto parlare tanto di sé negli ultimi anni conquistando prima un Mondiale e poi gli Europei, ciclismo, tiro con l'arco e poi tutte le altre discipline dove potremmo ovunque ottenere successi che rappresenterebbero sorprese ma anche conferme, come tennis tavolo, sitting volley, sollevamento pesi, tiro a segno, triathlon. Ovunque ci siamo qualificati potremo dire la vostra, non faccio previsioni in quanto a numero di medaglie ma sono certo che faremo bene".

L'auspicio, ha sottolineato il presidente, "è di portare in casa qualcosina in più rispetto a Rio ma senza dimenticare le difficoltà nella gestione di questi Giochi che potrebbero presentare complicazioni indipendenti da atleti e federazioni".

Un aspetto su cui si è soffermato anche Stara: "Abbiamo messo in campo tutte le iniziative per rendere la vita dei nostri ragazzi in quei giorni la più serena e semplice possibile, consapevoli che non sarà affatto facile garantire tutta una serie di condizioni perché le incognite sono tante, anche sul piano organizzativo e logistico e anche solo per capire come funzionerà una mensa. Pensate poi cosa possa significare l'isolamento in un Covid Hotel per un ragazzo con disabilità severa che dovesse risultare positivo".

Gli azzurri che andranno a Tokyo:

Atletica: Martina Caironi, Monica Contrafatto, Oxana Corso, Arjola Dedaj, Ndiaga Dieng, Assunta Legnante, Alessandro Ossola, Ambra Sabatini e Oney Tapia più un pass ancora da assegnare;

Badminton: Rosa De Marco (in attesa di decisione commissione internazionale);

Canoa: Veronica Silvia Biglia, Eleonora De Paolis, Esteban Gabriel Farias e Federico Mancarella;

Canottaggio: Lorenzo Bernard, Alessandro Brancato, Gianfilippo Mirabile, Greta Muti, Chiara Nardo, Cristina Scazzosi e Lorena Fuina (timoniere);

Ciclismo: Katia Aere, Pierpaolo Addesi, Fabio Anobile, Paolo Cecchetto, Diego Colombari, Fabrizio Cornegliani, Giorgio Farroni, Luca Mazzone, Francesca Porcellato, Andrea Tarlao e Ana Vitelaru;

Equitazione: Sara Morganti, Francesca Salvadè, Carola Semperboni e Federica Sileoni;

Judo: Carolina Costa e Matilde Lauria;

Nuoto: Alberto Amodeo, Simone Barlaam, Federico Bassani; Luigi Beggiato, Alessia Berra, Francesco Bettella, Vittoria Bianco, Federico Bicelli, Francesco Bocciardo, Monica Boggioni, Vincenzo Boni, Simone Ciulli, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Carlotta Gilli, Giorgia Marchi, Emmanuele Marigliano, Riccardo Menciotti, Efrem Morelli, Federico Morlacchi, Xenia Francesca Palazzo, Misha Palazzo, Angela Procida, Martina Rabbolini, Stefano Raimondi, Alessia Scortechini, Arianna Talamona, Giulia Terzi e Arjola Trimi;

Scherma: Matteo Betti, Marco Cima, Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini, Ionela Andreea Mogos, Rossana Pasquino, Loredana Trigilia e Beatrice Maria Vio;

Sitting volley: Giulia Aringhieri, Raffaella Battaglia, Flavia Barigelli, Giulia Bellandi, Silvia Biasi, Francesca Bosio, Eva Ceccatelli, Sara Cirelli, Sara Desini, Francesca Fossato, Roberta Pedrelli e Alessandra Vitale;

Tennistavolo: Giada Rossi, Michela Brunelli, Amine Mohamed Kalem, Andrea Borgato, Federico Falco, Matteo Parenzan e Matteo Orsi;

Sollevamento pesi: Donato Telesca;

Taekwondo: Antonino Bossolo;

Tiro a segno: Jacopo Cappelli, Nadia Fario, Andrea Liverani e Pamela Novaglio;

Tiro con l'arco: Matteo Bonacina, Giampaolo Cancelli, Elisabetta Mijno, Asia Pellizzari, Vincenza Petrilli, Eleonora Sarti, Stefano Travisani e Maria Andrea Virgilio;

Triathlon: Giovanni Achenza, Anna Barbaro, Alberto Buccoliero, Rita Cuccuru e Veronica Yoko Plebani. (DIRE)

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