Paralimpiadi, ancora medaglie: è un'Italia da 30 e oltre

Nella sesta giornata di Tokyo 2020 soddisfazioni dal nuoto, dal tiro con l’arco e dal tiro a segno. Due ori in vasca per Arjola Trimi e Carlotta Gilli, argento per la staffetta mista 4x100, bronzi per Maria Elena Virgilio nel compound e Andrea Liverani nella carabina. Totale a quota 32

Paralimpiadi, ancora medaglie: è un'Italia da 30 e oltre

Ci sono ancora medaglie nella sesta giornata dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 per l’Italia: oltre al nuoto, che rimane di gran lunga la specialità più fruttuosa e che oggi porta a casa due ori e un argento, si iscrivono al medagliere azzurro anche il tiro con l’arco e il tiro a segno con due bronzi. Con questi risultati complessivamente il bilancio dell’Italia sale a dieci medaglie d’oro, undici d’argento e undici di bronzo, per un totale di 32 medaglie. Con una gara letteralmente dominata Arjola Trimi è medaglia d'oro nei 100 stile S1, bissando così la vittoria già ottenuta nei 50 dorso: “Sono veramente contenta, anche oggi non mi aspettavo un tempo così importante (ad un passo dal record del mondo, ndr). E sono soddisfatta per avere tenuto nella vasca di ritorno. Cerco di godermi ogni singolo momento qui alla Paralimpiade, in questi giorni ho davvero sentito la vicinanza di tutti”. 

Prova superlativa anche per Carlotta Gilli, medaglia d'oro con record del mondo in 2'21"44 nei 200 misti SM13. L’azzurra parte forte nella frazione a delfino, sua specialità, e poi consolida la prima posizione nel dorso. Le avversarie non riescono ad intaccare la sua leadership neppure nella frazione a rana, quella meno forte dell’azzurra, che può poi dare tutto nell’ultima frazione a stile libero, toccando la piastra con il nuovo record del mondo. Con questa gara Gilli chiude una Paralimpiade da protagonista, con cinque medaglie complessive (2 ori, 2 argenti e un bronzo).

L'Italia è poi medaglia d'argento nella staffetta 4x100 stile libero maschile 34 punti: la formazione azzurra composta da Antonio Fantin (classe S6), Simone Ciulli (S9), Simone Barlaam (S9) e Stefano Raimondi (S10) ha chiuso alle spalle dell'Australia e davanti all'Ucraina. Oltre i successi del nuoto, per l’Italia ci sono i due bronzi dal tiro. Nel tiro con l’arco a vincere il bronzo è Maria Elena Virgilio nel compound open individuale femminile: l’azzurra batte nella finale per il podio la russa Artakhinova (142-139): “Una medaglia che ripaga di tutti i sacrifici”, dice Virgilio che ai quarti di finale in un derby tutto italiano aveva superato 138-121 l’altra azzurra Eleonora Sarti. Oltre il valore della gara in sé, il bronzo di Maria Elena Virgilio permette di capire come nasce una medaglia paralimpica e quali difficoltà concrete e quotidiane ci sono dietro. A raccontarlo è l’allenatore della Virgilio, quel Guglielmo Fuchsova, per tutti “Willy”, che è anche il ct della nazionale paralimpica, e che la segue da quasi nove anni. “Abbiamo conosciuto Maria Elena per caso – racconta - grazie a un progetto organizzato dal Cip all’interno di un centro di riabilitazione all’Aias di Pacheco, in provincia di Trapani. Le abbiamo fatto provare diversi sport come il tennistavolo e l’atletica, ma quando ha cominciato col tiro con l’arco abbiamo capito subito che era quella la sua disciplina. La cosa più difficile è stata convincerla a continuare anche perché a Trapani non c’era nessun centro attrezzato per il tiro con l’arco. Così ho deciso di creare una succursale a Trapani, oltre alla sede centrale di Palermo: ora questa medaglia ci ripaga per tutti gli sforzi ed è una medaglia storica perché è la prima di sempre al femminile per il compound, disciplina presente esclusivamente alla Paralimpiade”.  Bronzo come detto anche per Andrea Liverani che onora nel migliore dei modi il suo esordio a una Paralimpiade con la medaglia di bronzo nel misto carabina 10m standing SH2. In finale è 230.7 il punteggio del milanese, che giunge alle spalle del vincitore, lo svedese Philip Jonson (252.8) e dello sloveno Francek Gorazd Tirsek (252.4). Liverani nelle qualificazioni aveva ottenuto il nuovo record paralimpico con uno strepitoso punteggio (635.3, a soli otto decimi dal record del mondo). Anche per questo, nel commento, Liverani dice che “il metallo poteva essere più pesante, ma alla fine il gioco è quello: uno può qualificarsi ottavo e finire primo come può qualificarsi primo e finire ottavo. Sono comunque molto contento della medaglia che è arrivata perché è stata il frutto di tanti sacrifici e tanto allenamento, quindi non mi lamento. Sono contentissimo". 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)