Paralimpiadi, l’Italia va a medaglia in dieci discipline diverse

Nell’ottava giornata di gare la squadra azzurra incrementa ancora il bottino con altre 5 medaglie. Oro per Fantin nel nuoto, poi un argento e tre bronzi: fra questi, quello della squadra femminile di tennistavolo, decimo sport a salire sul podio. Totale a quota 48

Paralimpiadi, l’Italia va a medaglia in dieci discipline diverse

E sono dieci. L’Italia paralimpica di Tokyo 2020 conquista una medaglia nel tennistavolo, disciplina che si iscrive così nel medagliere azzurro alimentato nei giorni scorsi già da nove differenti sport. Un segnale di vitalità del movimento italiano, che dietro al nuoto (che la fa da assoluto dominatore) mostra di avere anche ad alto livello una varietà di opzioni e di possibilità di successo. Al momento nell’ordine alle spalle del nuoto ci sono il ciclismo, il triathlon, la scherma in carrozzina, l’atletica, l’equitazione, il tiro con l’arco, il judo, il tiro a segno e appunto il tennistavolo.   L’ottava giornata di gare a Tokyo porta all’Italia una medaglia d’oro, un argento e tre bronzi, portando il totale a quota 48: ci sono 12 ori, 19 argenti e 17 bronzi che valgono finora il nono posto assoluto nel medagliere dei Giochi.   A conquistare l’oro è Antonio Fantin nei 100m stile libero S6: nella finale al Tokyo Aquatics Centre il nuotatore azzurro ha stabilito anche il nuovo record mondiale, con 1:03.71, abbassando di 5 centesimi il suo stesso precedente primato fissato a maggio. Era uno dei successi che la spedizione azzurra aveva preventivato e la conferma del pronostico della vigilia è motivo di gioia per l’azzurro: “Vincere la mia prima medaglia a una Paralimpiade e che questa sia d'oro è qualcosa di incredibile. Il mio obiettivo era toccare per primo, ma anche migliorare me stesso: è quello a cui punto sempre prima di tutto in allenamento, per poi trasferirlo anche in gara. Sono molto soddisfatto, significa davvero molto per me". Dal nuoto è arrivata anche la medaglia di bronzo di Xenia Palazzo nei 50 stile libero S8.  Un argento è arrivato nel ciclismo da Luca Mazzone, che bissa così nella gara in linea il secondo posto conquistato ieri in cronometro nella categoria H1-H2 di handbike. Il cinquantenne di Terlizzi, tesserato per il Circolo Canottieri Aniene, si è messo al collo così la sua settima gemma paralimpica, la quinta nel paraciclismo (3 a Rio 2016) dopo le due del nuoto (entrambe a Sydney 2000). Mazzone ha corso in 1:53.43, terminando la prova alle spalle del francese Jouanny (1:49.36). Terzo lo spagnolo Garrote Munoz (1:54.36). "Sono contento – dice - la gara era dura, ero convinto che avremmo ripreso il francese in salita che invece è andato fortissimo. Le medaglie arrivate le mettiamo in valigia, sto già pensando a domani”. Giorno in cui è prevista la gara a squadre, quella che a Londra 2012 e Rio 2016 aveva portato soddisfazioni con il terzetto Mazzone - Podestà - Zanardi. Dei tre, Mazzone è l’unico che gareggerà anche a Tokyo.  Sempre nel ciclismo ma in campo femminile, al termine di una gara durissima Katia Aere conquista il bronzo nella gara su strada H5 con il tempo di 2:28:11. L'oro è andato alla statunitense Masters (2:23.39), l'argento alla cinese Sun (2:26.50). La 50enne di Spilimbergo (Pordenone) è alla sua prima partecipazione assoluta ai Giochi e ha esordito in Nazionale quest'anno. "Lo sport mi ha dato la possibilità di inventarmi una nuova vita: ho toccato il fondo ma sono riuscita a risalire alla grande e a riacquistare una parte di normalità".  Ed eccoci al tennistavolo per la medaglia di bronzo arrivata nella gara a squadre di classe 1-2 per opera di Michela Brunelli e Giada Rossi. Dopo la vittoria ai quarti contro la Thailandia, le azzurre sono state sconfitte in semifinale dalla Cina per 2-1 e hanno concluso qui la loro prova, non essendo prevista dal programma la disputa di una finale per il bronzo, che viene attribuito ad entrambe le nazioni sconfitte in semifinale. Le azzurre hanno affrontato subito in doppio le due classi 3 Xue Juan, campionessa in singolare, e Li Qian e le hanno sconfitte per 3-1 (2-11, 11-3, 11-7, 11-8). Nel primo singolare, fra pari classe 3, Li Qian ha pareggiato le sorti, con il 3-0 su Brunelli (13-11, 11-3, 12-10). Il singolare decisivo ha opposto Rossi a Xue Juan, con la seconda, di classe superiore (3 contro 2) e già oro individuale, che ha prevalso per 3-0 (11-1, 11-8, 11-7).  Le ragazze guidate in panchina dal direttore tecnico Alessandro Arcigli sono dunque tornate sul podio dopo 13 anni (fu argento a Pechino 2008) e anche allora era in campo Brunelli, a conferma di una carriera lunga e sempre ad alti livelli. Per Rossi si tratta della prima medaglia paralimpica in team in carriera, che si somma a quella dello stesso metallo ottenuta a Rio nel singolare di classe 1-2.  Sia a Londra 2012 sia a Rio 2016 invece le azzurre avevano chiuso al quarto posto, venendo sconfitte nella finale per il bronzo. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)