Pechino 2022, gioia Italia: Bertagnolli è d’oro nella supercombinata

L’azzurro, con la guida Ravelli, fa meglio di tutti nella doppia prova di sci alpino, recuperando nello slalom l’iniziale svantaggio accumulato nel superG: per lui è la seconda medaglia di queste Paralimpiadi. “Due manche veramente belle, ci tenevo tanto”

Pechino 2022, gioia Italia: Bertagnolli è d’oro nella supercombinata

Ancora lui, ancora Giacomo Bertagnolli: è sua la medaglia d’oro della supercombinata, categoria visually impaired, delle Paralimpiadi di Pechino 2022, la prima del metallo più prezioso in questa spedizione azzurra in Cina. Dopo la medaglia d'argento in Super G, conquistata ieri, Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli sono stati protagonisti di una gara di alto livello regalandosi la soddisfazione più bella. Dopo aver terminato la prima manche, quella di Super G, in terza posizione, con un distacco di 1’59 dal leader provvisorio, il francese Deleplace, nella seconda parte di gara, quella dello slalom, Bertagnolli e Ravelli hanno attaccato sin dalle prime porte, rischiando anche qualcosa ma seguendo sempre le linee migliori, chiudendo con il tempo complessivo di 1:49.80. Si è rivelato impossibile, a quel punto, per gli atleti che gli erano stati davanti nel superG, mantenersi davanti agli azzurri: l’austriaco Agner (con la guida Fleischmann), che partiva con appena 6 centesimi di vantaggio sull’azzurro, nello slalom ha perso oltre 2 secondi chiudendo con il tempo complessivo di 1:51.98, mentre il francese Deleplace, che aveva in partenza, come detto, il cospicuo vantaggio di 1 secondo e 59 centesimi, dimostrava fin dalle prime porte di non essere brillante quanto l’azzurro. Un grave errore a metà gara lo faceva precipitare fuori dal podio (chiuderà al quinto posto), consegnando l’oro a Bertagnolli e Ravelli, l’argento agli austriaci Agner e Fleischmann (a 2’18) e il bronzo ai britannici Neil Simpson e Andrew Simpson (a 3’01).

"Era una medaglia a cui tenevo molto perchè era l'unica che non avevo vinto quattro anni fa ai Giochi di PyeongChang - racconta un emozionatissimo Bertagnolli - non pensavo di farcela perché il livello è diventato molto alto e in questo momento è difficile solo pensare al podio. Abbiamo disputato, però, due manche veramente belle, in cui siamo riusciti a esprimerci bene, anche se tecnicamente non è stata la mia gara migliore. Ci abbiamo messo l'anima e abbiamo rischiato ma se vuoi prendere l'oro devi per forza rischiare". Tante le dediche per questa medaglia: "Non mi sento di dire una persona sola ma anzi vorrei dedicarla a tutte le persone che mi sono state vicino e hanno creduto in me".

"E' giusto che Giacomo si goda questo momento, perché riconfermarsi mette sempre grande pressione addosso - gli fa eco Ravelli - un'emozione fortissima quella che provo in questo momento, più forte di quelle che ho provavo quando correvo. Un oro che ovviamente dedichiamo alle persone che ci sono state vicine ma che vogliamo dedicare soprattutto a noi stessi, perché ce lo siamo preso con tanti sforzi".

Nella categoria standing, buon quinto posto per Federico Pelizzari (1:55.89). Fuori, invece, Davide Bendotti. Queste le parole di Pelizzari: "Non sono molto soddisfatto, soprattutto dopo la prova in Super G, dove non ho trovato il giusto feeling. So che adesso arrivano le gare tecnche e posso fare due belle prestazioni. Cercherò, nei prossimi giorni, di prepararmi al meglio a livello mentale".  "Non sono andato bene in Super G e ho provato a tirare nello slalom - commenta Bendotti - non ho nulla da recriminare, anche perché sentivo che la gamba era a pezzi. Ora due giorni di riposo, che mi faranno sicuramente bene, e poi ci riproverò nelle prossime gare".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)