Pechino 2022, sfuma il sogno medaglia per l’Italia dell’ice hockey

Gli azzurri vengono sconfitti ai quarti di finale dalla Corea che si impone per 4-0 in una gara combattuta assai più di quanto non dica il risultato finale. Venerdì si torna sul ghiaccio per la finale che vale il quinto posto

Pechino 2022, sfuma il sogno medaglia per l’Italia dell’ice hockey

Una buona Italia si è dovuta arrendere alla Corea del Sud nella sfida valida per i quarti di finale del torneo di para ice hockey alle Paralimpiadi di Pechino 2022. E' così sfumata, per gli azzurri, la possibilità di prendersi la rinvicita della finale per il bronzo di quattro anni fa e, soprattutto, la chance di giocarsi la semifinale contro il Canada, entrando nelle migliori quattro formazioni al mondo.

L'Italia ha giocato bene ma come nella sfida contro la Cina, è partita ad handicap, andando sotto a inizio del primo parziale. Al minuto tre, infatti, Dong Shin Jang ha sfruttato al meglio i 2 minuti di penalità inflitti a Christoph DePaoli e ha siglato la rete del vantaggio coreano. Il raddoppio è poi arrivato nel secondo periodo, grazie a un centro di Seung Hwan Jung al 25esimo, proprio mentre l’Italia cercava con un forcing di pervenire alla rete del pareggio. Gli azzurri hanno provato a rimanere in partita, producendo diverse occasioni ma non sono riusciti a trovare la via del goal, che invece è arrivato per la Corea con Jong Kyung proprio in apertura di terzo parziale (erano passati appena 25 secondi) e proprio nel momento in cui stava per finire una inferiorità numerica italiana. Una mazzata sul morale italiano, che da lì in avanti ha provato a portare a casa almeno il goal della bandiera, rinunciando perfino al portiere e presentandosi con sei uomini di movimento. Senza fortuna però, e anzi, proprio con un tiro da lontano, scagliato addirittura davanti alla propria rete verso quella opposta e totalmente impresidiata, è arrivata la quarta rete dei coreani, ancora con Jang, al minuto 42. Un 4-0 finale eccessivamente severo per quanto gli uomini di Da Rin hanno fatto vedere. Ora gli azzurri sono attesi dalla sfida valida per il quinto e sesto posto, che disputeranno venerdì contro la perdente del match tra Cina e Repubblica Ceca.

“Una sconfitta pesante per il risultato ma non per il gioco - osserva il coach dell'Italia Massimo Da Rin - il primo goal ci ha penalizzati ma abbiamo prodotto tante occasioni e la squadra non si è risparmiata. E' un gruppo che ha cambiato tanto ma che si è migliorato. Forse ci è mancata un po' di esperienza ma siamo cresciuti tanto e sono molto orgoglioso dei ragazzi, che hanno dato tutto, giocando in maniera anche molto disciplinata. Certo, alcune penalità in attacco ci hanno condizionato ma abbiamo avuto veramente tante occasioni, ne conto almeno 5-6 che non abbiamo concretizzato, abbiamo preso un palo e credo di poter dire che abbiamo giocato un bel para ice hockey, Ci è mancato il goal ma non ho nulla da dire ai ragazzi perché hanno messo il cuore. Il torneo non è finito perché ci aspetta la sfida per il quinto posto. In questo momento sono soddisfatto, contento aspetto di dirlo a fine torneo".

“E’ stata un’altra Italia-Corea - racconta Gianlugi Rosa - la scorsa volta ce la siamo giocata per il bronzo paralimpico, oggi per l’accesso alla semifinale. Nonostante ci fossimo presentati con una squadra molto rinnovata, sul ghiaccio ci è mancato veramente poco. Il risultato tradisce le occasioni che non siamo riusciti a capitalizzare ma sono orgoglioso di tutto quello che i ragazzi hanno messo in campo". A proposito di giovani, Rosa spiega: "Milano Cortina 2026 è una grandissima occasione di schierare nuovi giovani, ce ne sono già ma puntiamo ad allargare sempre di più il bacino di atleti. Inoltre, spero che quelli che già ci sono abbiano la possibilità nei prossimi anni di dedicarsi interamente all’hockey: solo così potremo avere una crescita esponenziale del potenziale di questi ragazzi. Insomma, i giovani ci sono, il valore c’è ed è stato bello lo spirito che hanno messo sul ghiaccio, perché giocare in circostanze del genere è magnifico ma ti mette anche tanta pressione addosso".

Medagliere: Cina avanti, faticano gli Stati Uniti

Qualcosa è cambiato nel movimento paralimpico invernale. La Cina padrona di casa, che quattro anni fa a Pyeongchang 2018 era riuscita a mettersi al collo solamente una medaglia, dopo cinque giorni si conferma dominatrice della Paralimpiade di Pechino 2022: finora ha conquistato ben 31 medaglie, frutto di 10 ori, 9 argenti e 12 bronzi, che valgono il primo posto provvisorio nel medagliere. Primo posto che, a meno di sorprese impensabili, rimarrà tale anche alla fine della competizione, se consideriamo il notevole divario con le altre nazioni. In seconda posizione c’è il Canada, con 16 medaglie complessive (praticamente la metà di quelle cinesi), anche se le medaglie d’oro sono solamente tre in meno: 7 ori, 2 argenti e 7 bronzi per i canadesi che hanno sopravanzato l’Ucraina, che finora ha vinto 6 ori, 8 argenti e 5 bronzi per un totale di 19 medaglie. 
Ottimo il quarto posto della Francia (4 ori, 1 argento e 1 bronzo), tallonata dal Giappone (3 ori, 1 argento e 2 bronzi). La Slovacchia, con 3 ori, sopravanza gli Stati Uniti, in grande difficoltà rispetto alle aspettative e al confronto con Pyeongchang 2018 quando vinsero a mani bassi il medagliere generale. Anche sfortunati gli statunitensi, che finora hanno collezionato appena 2 medaglie d’oro con ben 8 argenti, oltre a 3 bronzi, per un totale complessivo di 13 medaglie. E 13 medaglie le ha vinte anche la Germania, ottava finora con 2 ori, 7 argenti e 4 bronzi. Austria Norvegia chiudono la top ten, con l’Italia che è preceduta anche da Gran Bretagna e Nuova Zelanda: gli azzurri condividono la 13esima posizione con la Finlandia in virtù di un oro e un argento finora conquistati. Chiudono il medagliere Svezia, Olanda, Australia, Kazakistan Svizzera

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)