Sport, "strumento eccezionale in tempi di crisi"

Sport Senza Frontiere si prepara un "ritorno alla normalità attraverso lo sport”: in programma campi estivi, laboratori e week end della natura. Dal 2011 la onlus organizza in Italia percorsi gratuiti per bambini in situazioni di disagio socio-economico o psicologico

Sport, "strumento eccezionale in tempi di crisi"

La Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace (6 aprile), rappresenta una “opportunità per riconoscere il ruolo che lo sport gioca nelle comunità così come nelle vite dei singoli individui, nel promuovere serenità, convivenza, pace e integrazione”. E Sport Senza Frontiere,  "dopo un periodo difficilissimo passato accanto ai bambini e alle famiglie di cui si occupa, vuole essere in prima fila nella battaglia per il ritorno alla normalità attraverso lo sport”.

Lo sport e l’attività fisica sono uno strumento eccezionale in tempi di crisi, limitano le ansie e migliorano il benessere fisico e psichico.  - sottolinea il presidente Alessandro Tappa - Noi di Sport Senza Frontiere lo sperimentiamo da un decennio grazie al nostro lavoro di accompagnamento di bambine e bambini in situazioni emergenziali. La nostra attività principale è da sempre sostenere ragazzi in situazioni di disagio socio-economico attraverso lo sport. Ma, negli anni, abbiamo ampliato il nostro raggio di azione organizzando campi estivi per bambini e ragazzi di zone colpite dai terremoti dell’Italia centrale o occupandoci di infanzia proveniente da contesti di guerra o di disastri ambientali e sappiamo bene quanto lo sport in situazioni di post-emergenze, sia uno strumento efficace nell’accompagnamento e per la ripresa singola e delle comunità. Il Covid-19 ha colpito duramente tutto il nostro Paese dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Alcuni settori della nostra società, però, hanno sentito maggiormente il peso di questo anno terribile. Abbiamo scelto di stargli accanto con una lunga serie di progetti e interventi, e siamo sempre più convinti di quanto lo sport, la possibilità che offre SSF di creare una community, siano strumenti di grande impatto nel ridurre la vulnerabilità dei più deprivati"

In tempi ordinari, Sport Senza Frontiere, la onlus che dal 2011 organizza in Italia percorsi educativo-sportivi gratuiti per bambini in situazioni di disagio socio-economico o psicologico in varie aree a rischio di Roma, Napoli, Milano, Torino, Bergamo e Trento, inserisce i ragazzi in programmi sportivi svolti regolarmente più volte a settimana e li segue dal punto di vista psico-sanitario attraverso visite mediche periodiche. Nel corso dell’anno da poco passato, SSF ha immaginato e messo in pratica una serie di attività per raggiungere le famiglie ancora più isolate del solito e restare loro vicino favorendo attività fisica, aiuto allo studio, prossimità e sostegno alimentare.

"Nel pieno rispetto delle norme anti-covid e in totale sicurezza, Sport Senza Frontiere ha costantemente mantenuto un contatto aperto con gli oltre 400 bambini e le rispettive famiglie di Roma, Milano, Napoli, Bergamo, Torino e Trento che segue da anni. Sono state attivate – o sono proseguite lì dove è stato possibile - le attività sportive ed eseguite le visite mediche pediatriche e specialistiche (dentista, oculista, nutrizionista) per centinaia di bambini in collaborazione con vari centri sanitari tra i quali l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport con cui SSF ha siglato una importantissima partnership di recente. - ricorda l'associazione -  Per tutti questi 12 mesi, sono stati distribuiti un migliaio di pacchi alimentari, generi di prima necessità, materiale didattico e consegnati 105 tablet oltre che centinaia di connessioni internet. Tantissimi bambini sono stati aiutati nello svolgimento dei compiti e altrettanti, tra bambini e genitori, hanno usufruito di sostegno psicologico". Per tutto l’arco dell’anno, l'organizzazione ha attivato allenamenti, contest e giochi motori con i quali sono state raggiunte le famiglie tramite tutorial realizzati in collaborazione con i tecnici e gli allenatori della Rete Solidale di SSF.

"Ora che cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel – riprende Tappa - vogliamo mettere a disposizione tutte le nostre competenze di vicinanza a contesti in difficoltà - aumentate in questo anno - per favorire la ripresa e sostenere i ragazzi in un percorso di risalita verso una maggiore serenità. Abbiamo programmato una serie di campi estivi, laboratori di sport e didattici, i week end della natura. Dal prossimo mese partirà una serie di attività mirate nelle città in cui siamo presenti, rivolte non solo ai bambini di cui ci occupiamo. Abbiamo tenuto duro un anno e mantenuto vivo il filo grazie ai modi più disparati e creativi rafforzando, grazie anche alla determinazione degli stessi bambini e delle loro famiglie, il rapporto. Ora ripartiamo con loro e con tanti ragazzi duramente provati immaginando un futuro migliore per loro e per noi.”

Si può aiutare Sport senza frontiere a sostenere i bambini e le loro famiglie con la raccolta fondi.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)