Tokyo 2020, alle Paralimpiadi doppio portabandiera: saranno Bebe Vio e Federico Morlacchi

La schermitrice e il nuotatore sfileranno con il tricolore nel corso della cerimonia di apertura dei Giochi il prossimo 24 agosto. Lei: “Una figata pazzesca”. Lui: “Lo sognavo e lo speravo”. Pancalli: “Due atleti che hanno scritto pagine memorabili di sport, guideranno la spedizione azzurra più grande di sempre”

Tokyo 2020, alle Paralimpiadi doppio portabandiera: saranno Bebe Vio e Federico Morlacchi

Beatrice Vio e Federico Morlacchi saranno i portabandiera della delegazione italiana che prenderà parte alle prossime Paralimpiadi di Tokyo. A renderlo noto, in una conferenza stampa, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli dopo aver ricevuto il via libera dalla Giunta nazionale del Cip.
"Sono orgoglioso – ha detto Pancalli - di poter annunciare che a guidare la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo saranno due campioni straordinari come Bebe Vio e Federico Morlacchi. Due atleti che con le loro prestazioni hanno scritto e continueranno a scrivere pagine memorabili di sport, a livello nazionale e internazionale, e che con il loro esempio, in gara come nella vita, hanno ispirato tantissime persone. Il doppio portabandiera, prima volta nella nostra storia, introduce un principio di civiltà che rappresenta un valore aggiunto. Siamo grati agli organismi internazionali per aver introdotto questa opportunità e felici di poter dare la giusta rappresentazione di una delegazione che, in questa edizione, avrà una equa presenza di atlete e atleti", ha aggiunto il numero uno del Cip.
Sono stati decisi anche il capo missione (sarà il segretario generale del Cip, Juri Stara) e il chief medical officer, cioè il responsabile medico sanitario (sarà la dottoressa Emiliana Bizzarrini). Entrambi avevano già occupati i medesimi ruoli alle precedenti Paralimpiadi, quelle di PyeongChang 2018.
Le reazioni a caldo dei due portabandiera. Bebe Vio è gioiosa: "Sono felicissima, è un sogno che diventa realtà. Una figata pazzesca. Ho sempre dato il massimo per realizzare questo desiderio che coltivo sin da Londra 2012. Spero in questo modo di poter ispirare tante bambine e tanti bambini che vogliono cominciare un percorso nello sport paralimpico.  A loro voglio dire: se hai una buona squadra e un sogno nel cassetto puoi raggiungere qualsiasi obiettivo!". Anche Morlacchi non nasconde la sua soddisfazione: “Da tanto tempo lo sognavo e lo speravo. Si tratta dell'onore più grande per un atleta. In pochi riescono a raggiungere le Paralimpiadi, pochissimi hanno il privilegio di diventare portabandiera. Si tratta di un riconoscimento bellissimo per quanto fatto in questi anni di carriera, ma anche una responsabilità nei confronti del movimento. Sono felice!".

Dai social arriva l'incoraggiamento della sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali: "Complimenti al Comitato Italiano Paralimpico per la scelta di Bebe Vio e Federico Morlacchi come alfieri azzurri a Tokyo 2020! Tenete alto il Tricolore e mostrate al Mmondo il volto bello dell'Italia che non si ferma dinanzi alle difficoltà, ma si rialza sempre, sorride e... conquista l'obiettivo!".
Inevitabile nel corso della conferenza stampa, per il presidente del Cip, la domanda sulle prospettive di medaglia: “Non faccio mai previsioni sul numero delle medaglie perché sapete quanto io sia scaramantico – risponde Pancalli - ma vi dico che quella che partirà per Tokyo sarà la delegazione più grande di sempre e siamo straordinariamente soddisfatti del lavoro fatto, già questo è un grandissimo risultato e mi porta a dare un giudizio assolutamente positivo. Abbiamo inoltre un quasi perfetto bilanciamento di genere tra atleti e atlete e anche questo è uno straordinario risultato", ha concluso il presidente del Cip.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)