Gioventù autentica a Sanremo

Si è spesso sentito dire che il Festival di Sanremo rispecchia la società attuale e a quasi un mese dalla proclamazione della vincitrice della 74a edizione, mentre molte canzoni riempiono le radio diventando dei tormentoni, rimane l’amaro in bocca per quanto successo la domenica pomeriggio negli studi di Domenica In, da sempre prosieguo della manifestazione canora.

Gioventù autentica a Sanremo

Un comunicato stampa della dirigenza Rai, inviato in diretta e letto frettolosamente da Mara Venier, era mirato a chiudere le polemiche suscitate dalle frasi dette sul palco da Ghali e da Dargen D’Amico (in foto), i quali a più riprese hanno esternato la loro posizione sui conflitti in corso, in particolare quello in Medio Oriente, insanguinati dalla morte di migliaia di civili e bambini. Il messaggio dei loro testi era chiaro fin da subito e gli interventi di questi cantanti hanno voluto portare sul palco dell’Ariston una condanna alla guerra, in tutte le sue forme. Sensibilizzare alla pace può forse diventare oggetto di censura? Ci scagliamo troppo spesso contro le nuove generazioni, accusandole di essere indifferenti e non curanti della realtà che le circonda, descrivendole come apatiche e deboli, ma è davvero così? Sarebbe stato bello poter leggere in diretta le parole dei testi delle canzoni interpretate, per comprendere che le tematiche trattate non sono state mai banali. La musica, come qualunque altra forma d’arte, ha il compito e il dovere di portare un messaggio e, se è vero che il Festival in qualche modo rispecchia l’attualità, allora proprio i giovani cantanti sono stati i veri protagonisti! Nella settimana della musica italiana, infatti, siamo stati provocati da tanti stimoli, ma abbiamo dovuto fare i conti anche con tanti stereotipi da cui è difficile scollarsi. Geolier, criticato e fischiato per la sua musica partenopea, ha saputo reagire con una compostezza e un’eleganza d’altri tempi. Alfa, ha colto la maestosità del prof. Vecchioni, che ha lasciato spazio a un giovane commosso, ricordandoci che, alla fine, abbiamo tutti bisogno di una guida che creda in noi e ci incoraggi. Angelina Mango ha dovuto scollarsi di dosso i pregiudizi della “figlia d’arte”, ma reinterpretando la canzone del padre nella serata delle cover, non ha lasciato dubbi sulla sua professionalità. Sangiovanni, spenti i riflettori, ha avuto il coraggio di dire che è giunto il momento di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla sua salute psicologica. Alessandra Amoroso ha esternato il problema degli attacchi d’odio sui social, Big Mama quello del body shaming e degli attacchi feroci alla diversità; il gruppo La Sad ha invece cantato il tema dei suicidi e portato sul palco cartelloni con alcune frasi lasciate ai propri cari da persone che hanno compiuto il gesto estremo. Ecco... onestamente non credo siano i più giovani a non avere contenuti e a non avere qualcosa di importante da dire, ma piuttosto che siano le generazioni più adulte a non aver orecchie per ascoltarli, impaurite e paralizzate di fronte alle tante parole scomode, che però sanno smuovere coscienze e sensibilità d’animo! L’autenticità va al di là di qualunque forma di censura, grazie per avercelo ricordato!

Liana Benvegnù
Music Addicted

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)