Chiude la porta santa di Terrassa Padovana. Alla celebrazione anche i richiedenti asilo di Bagnoli e Conetta

L'invito è stato sentito ed esplicito. Tra i 1.800 migranti presenti oggi nei due hub di San Siro e Conetta, la rappresentanza cattolica è sensibile, per questo gli organizzatori della celebrazione che segna la conclusione del giubileo nel santuario della Madonna della Misericordia hanno voluto i giovani africani presenti. Un pullman accompagnerà al santuario ci vorrà esserci. A presiedere ci sarà don Giovanni Brusegan, delegato vescovile per l'ecumenismo, mentre il parroco di Agna ed ex fidei donum in Kenya, don Raffaele Coccato, tradurrà per i richiedenti asilo.

Chiude la porta santa di Terrassa Padovana. Alla celebrazione anche i richiedenti asilo di Bagnoli e Conetta

È una chiusura dell’anno santo della misericordia nel segno dell’unità e della fratellanza tra i cristiani quella che domenica 20 si celebra a Terrassa Padovana. Infatti, nel santuario della Beata Vergine della Misericordia, sono invitati anche i richiedenti asilo di religione cattolica presenti nei centri di accoglienza di San Siro di Bagnoli e Conetta.

L’appuntamento è per le 16.30 per la recita del rosario, cui seguono alle 17 l’eucaristia e il canto del Te Deum. A presiedere la celebrazione, accompagnato da alcuni dei cori dei vicariati di Conselve e di Agna, don Giovanni Brusegan, delegato vescovile per l’ecumenismo.

Nel centro di accoglienza di Bagnoli sono presenti circa 800 migranti, mentre in quello di Conetta ve ne sono oltre mille, per la maggioranza di fede islamica, ma con una presenza di cristiani e cattolici.

«Abbiamo pensato al coinvolgimento anche di questi fratelli, come segno concreto di misericordia alla fine di questo anno santo straordinario – affermano gli organizzatori dell’appuntamento che fanno capo alla parrocchia di Terrassa Padovana sotto la cui giurisdizione ricade il santuario, unico della diocesi dedicato alla Beata Vergine della Misericordia – Coloro che lo desiderano vengono accompagnati in corriera fino a Terrassa. È coinvolta anche la cooperativa Edeco che ha la cura della ex base aerea trasformata in centro di accoglienza nel novembre 2015».

I migranti cristiani sono di lingua inglese e francese e per questo è stato coinvolto anche il parroco di Agna, don Raffaele Coccato, che ha padronanza della lingua inglese per aver trascorso alcuni anni come missionario fidei donum in Kenya. Domenica pomeriggio è l’ultima tappa di una lunga serie di appuntamenti iniziati l’11 febbraio scorso, quando il vescovo Claudio aprì la porta santa a Terrassa nella Giornata mondiale del malato.

«Il 20 mattina, inoltre, la Coldiretti provinciale ha deciso di celebrare in santuario la festa del Ringraziamento – ricorda don Francesco Resini, il rettore – Mentre il 30 ottobre scorso un bel numero di fedeli, famiglie in particolare, ha partecipato alla celebrazione di ringraziamento con un pellegrinaggio partito dalla località di Beolo di Conselve, giunto al santuario dopo un cammino di circa due chilometri, tra canti e riflessioni sulle opere di misericordia».

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