Grazie al nuovo sito internet tutto il vicariato di Valstagna Fonzaso è a portata di click

Da poche settimane è on line il sito web del vicariato di Valstagna-Fonzaso. Digitando www.valstagnafonzaso.it sarà possibile restare aggiornati sulle ultime notizie dalle unità pastorali di Arsiè, Enego, Valstagna e Medio Brenta e dalle parrocchie di Fonzaso, Arten e Pove del Grappa.

Grazie al nuovo sito internet tutto il vicariato di Valstagna Fonzaso è a portata di click

«L’idea del sito web – racconta il vicario foraneo don Alberto Peron– è nata in giugno parlando con don Marco Sanavio, direttore dell’ufficio di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova. Grazie alla sua collaboratrice Giorgia Chiaro, e ai due referenti vicariali Luca Mocellin di San Nazario per la zona sud e Bruno Maddalozzo di Rocca di Arsiè per la zona nord, in pochi mesi abbiamo messo in piedi questo sito, che dà voce non solo alle parrocchie e alle unità pastorali, ma soprattutto alla realtà del territorio, con notizie dei comuni, delle associazioni e dei gruppi di volontariato del vicariato».

Lo strumento scelto per questo sito, che rappresenta 19 mila fedeli distribuiti in 240 chilometri quadrati, è Pweb, prodotto del servizio informatico della Cei per aiutare le comunità cristiane a dotarsi con facilità e in economia di un proprio sito internet.

«Siamo un vicariato molto grande spiega don Alberto Peron – fino agli anni Settanta in questo territorio c’erano 22 parrocchie per tre vicariati: c’era Enego, che si è unito a Fonzaso e poi, dal 2001, la nascita di Valstagna-Fonzaso. Nonostante il calo demografico, la nostra resta una realtà ricca, ed era per noi importante metterla in relazione anche con le nuove tecnologie».

Il sito offre un menù unitario con notizie, organismi e gruppi vicariali e gli orari sempre aggiornati delle messe, più un menù dedicato alle singole parrocchie, con i bollettini parrocchiali aggiornati settimana per settimana.
«Per il futuro – conclude don Alberto – ci piacerebbe che il sito, oltre a essere una bacheca di notizie, si aprisse sempre di più alla relazione e al dialogo con le altre voci del territorio».

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