Il "canto d'amore" di Maria Cristina Cella Mocellin

Si è concluso da poco il sinodo straordinario sulla famiglia. E proprio all’interno della famiglia, Maria Cristina Cella Mocellin – nata a Monza il 18 agosto 1969 e morta, dopo aver dato alla luce il terzo figlio, il 22 ottobre 1995 a Vicenza – ha vissuto pienamente la sua chiamata alla santità. La sua storia è oggi raccontata da un libro-cd.

Il "canto d'amore" di Maria Cristina Cella Mocellin

Impossibile comprimere la sua esperienza umana e cristiana solo con le parole. Ecco perché don Gaetano Borgo, sacerdote e cantautore, ha voluto raccontare Maria Cristina attraverso la musica, lei che nella sua breve esperienza terrena – solo 26 anni – è stata in tutto e per tutto un “canto d’amore”.
E noi abbiamo creduto all’amore è il titolo del libro-cd, edito da Comunitas, con dodici canzoni per affrescare altrettanti momenti della vita di Maria Cristina. È lei stessa che si racconta attraverso i suoi scritti, le lettere all’amato Carlo, il suo diario interiore. Le canzoni di don Borgo, cullate dall’armonia degli strumenti a corde, ampliano ciò che le parole della giovane di origine lombarda, trapiantata a Valstagna, accennano soltanto: un profondo cammino di fede che l’ha portata ad affrontare con coraggio e determinazione il difficile disegno che il Signore aveva preparato per lei.
Maria Cristina, già mamma di Francesco e Lucia, mentre era incinta di Riccardo è stata di nuovo colpita dal tumore all’inguine che aveva sconfitto all’età di 18 anni. Il ritardo delle cure, fondamentale per dare alla luce il suo ultimo figlio, le risulterà fatale. Ma le parole del suo diario, segno di una costante e progressiva crescita in fede e umanità, trasudano di un amore incontenibile, capace di far accettare con serenità anche la fine. Accompagnano ogni pagina e ogni canzone i testi del magistero, dalla Familiaris consortio di Giovanni Paolo II alla Humanae vitae di Paolo VI, incarnati totalmente nell’esperienza della mamma di Valstagna.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: Cella Mocellin (1), don Gaetano Borgo (7)