Inaugurato a Este il centro di ascolto vicariale delle povertà e delle risorse

È attivo dallo scorso 2 aprile, ma è stato inaugurato ufficialmente il 5 ottobre alla presenza del card. Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, il centro di ascolto vicariale delle povertà e delle risorse della Caritas di Este. Per capire bisogni, emergenze, necessità. E rispondere.

Inaugurato a Este il centro di ascolto vicariale delle povertà e delle risorse

«Questa nuova realtà – spiega Pier Gianni Tinello, coordinatore vicariale della Caritas – non si sostituisce ai gruppi che già operano nelle parrocchie, ma li mette in rete, li fa dialogare, cerca di fornire un servizio più diretto ai cittadini per capire ancor di più i bisogni del territorio, le sue emergenze, le necessità».
Il centro di ascolto si trova a Este, in via Pilastro 48; punto di riferimento per le quindici parrocchie del vicariato, è aperto il primo mercoledì del mese dalle 16 alle 18.30 e il terzo sabato del mese dalle 9.30 alle 11.30. «Il centro di ascolto – continua Tinello – prima di tutto ascolta. Poi, fornisce aiuti concreti, come il pagamento delle bollette, dell’affitto, di visite specialistiche».

Nel centro operano venti volontari. «Non ci si improvvisa per fornire un servizio come questo. Tutti hanno partecipato al percorso di formazione diocesano della durata di un anno. C’è tanto da imparare per intervenire in situazioni così delicate: c’è un corso sulla privacy, per noi fondamentale, c’è un corso sulla relazione, un altro sull’ascolto... Sembra semplice, ma non lo è affatto».

L’inaugurazione del 5 ottobre è stata un segnale. «Non c’è bisogno di farci conoscere. C’è già la coda – purtroppo – al nostro centro. Volevamo solo lanciare un messaggio alle istituzioni, dire che ci siamo, che lavoriamo nel territorio e che ascoltiamo il territorio». Un territorio, quello di Este, provato dalla povertà ma anche dalla solitudine. «Chi viene da noi è perché ha perso il lavoro. Padri di famiglia ci portano le bollette e gli affitti da pagare proprio perché si trovano senza mezzi di sostentamento. Figlia di questa condizione è la povertà di relazione: chi si trova in difficoltà tende a staccarsi, a isolarsi. Noi invece vogliamo accompagnare la persona mettendola nuovamente in contatto con la realtà e il quartiere in cui vive. Spesso l’aiuto arriva dai parenti, dai vicini, a volte in grado davvero di far rialzare le persone dai loro momenti più bui». È il lavoro la strada.

Conclude Pier Gianni Tinello: «Siamo riusciti a portare anche a Este, il lunedì pomeriggio, all’interno del centro per l’impiego, uno sportello del Fondo straordinario di solidarietà, per dare occasioni concrete di impiego a chi lo cerca da ormai troppo tempo».

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