San Lazzaro e Gerico parrocchie gemelle
Il 2 marzo la firma della convenzione in Terra santa. Al via i lavori per una foresteria nella comunità cristiana che sorge nel deserto di Giuda: otto posti letto realizzati e poi promossi e gestiti dalla comunità padovana per mantenere fissa l’attenzione sui luoghi di Gesù e sulle persone che abitano oggi la Terra santa.
È un gemellaggio oltre confini quello che vede unite, tra Italia e Terra santa, le parrocchie di San Lazzaro a Padova e del Buon Pastore a Gerico. Domenica 2 marzo è stata infatti firmata una convenzione, proprio a Gerico, tra don Andrea Contin e padre Mario Hadchiti, rispettivi parroci delle due comunità cristiane, che sancisce l’impegno a coltivare nel tempo un rapporto di fratellanza, nella conoscenza e preghiera reciproca.
Questo legame tra chiese sorelle vive anche di un segno concreto: entro questo mese, infatti, partirà la costruzione di un edificio adibito a foresteria, per favorire e incentivare soggiorni e scambi culturali fra le due comunità e per ospitare anche altri pellegrini provenienti dalla diocesi di Padova. «Come comunità parrocchiale – spiega don Andrea Contin – promuovere e compiere questo passo significa avere il cuore e tenere la direzione in Terra santa. Nel mondo ci sono tanti luoghi importanti: questo per i cristiani è il più importante! Abbiamo dato vita al gemellaggio proprio per “costringerci” come comunità cristiana ad andare oltre l’eurocentrismo e guardare al di là del nostro mondo, ai luoghi che rappresentano le radici della fede».
L’idea del gemellaggio con la Terra santa è nata alcuni anni fa da un viaggio missionario. «Si rifletteva sulla nostra attività – racconta il referente del gruppo missionario, Pierguido Crestanello – che si caratterizza per la promozione, ogni tre o quattro mesi, di un progetto specifico: sensibilizziamo la comunità e raccogliamo fondi che poi inviamo direttamente a preti, suore e religiosi, missionari nel mondo. Sentivamo però l’esigenza di qualcosa di diverso e abbiamo iniziato a guardare alla Terra santa, riflettendo che quando la si visita, l’obiettivo è andare ai luoghi santi, non incontrare i fratelli cristiani». Da qui, la proposta di un gemellaggio che avesse in sè tutti gli elementi per favorire l’incontro e la conoscenza, la vicinanza e il sostegno, anche una volta ritornati a Padova. E cosa meglio di una casa?
«Il nostro progetto missionario prevede la costruzione, a spese della nostra parrocchia, di una foresteria in uno spazio adiacente la chiesa e il cortile del convento dei francescani che la reggono la comunità cristiana di Gerico. L’anno scorso abbiamo inviato una lettera alla Custodia di Terra santa per illustrare questo nostro desiderio e nel giugno 2013 il parroco del Buon Pastore di Gerico, padre Mario, è stato nostro ospite. Insieme abbiamo studiato la bozza del progetto e individuato i passi successivi da compiere». Nell’ottobre 2013 una delegazione della comunità padovana ha incontrato il custode di Terrasanta, padre Pierbattista Pizzaballa, che ha dato l’approvazione definitiva al gemellaggio e ai conseguenti lavori.
La piccola foresteria si strutturerà in due camere, da quattro letti ciascuna, con bagno, unite da una piccola entrata con angolo cottura. I lavori dovrebbero concludersi prima della fine dell’estate. La comunità di San Lazzaro, oltre a finanziare interamente i lavori e le opere edili necessarie per la realizzazione dell’opera (per un costo complessivo di 30 mila euro), si è presa anche l’impegno di promuovere e gestire la presenza dei pellegrini in loco. «La nostra comunità – sottolinea don Contin – ha risposto come sempre con generosità e positività a questo progetto missionario, sia dal punto di vista della raccolta dei fondi che della formazione, nell’adesione a proposte che aiutano a maturare una sensibilità in questo senso verso i fratelli cristiani in Terra santa. Segno concreto è la partecipazione di 150 pellegrini al pellegrinaggio di giugno a Gerico per inaugurare i lavori della foresteria».
