Tutti i cristiani in preghiera per la giornata del Creato

Oggi, 1° settembre, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, istituita da papa Francesco lo scorso 6 agosto.
“In comunione di preghiera con i nostri fratelli ortodossi e con tutte le persone di buona volontà – ha ricordato il papa all’udienza generale del 26 agosto – vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo”. L’appuntamento a Roma è nella Basilica di S. Pietro alle ore 17, per la Liturgia della Parola, “alla quale fin d’ora invito a partecipare i romani, i pellegrini e quanti lo desiderano”.

Tutti i cristiani in preghiera per la giornata del Creato

Da quest’anno, anche la Chiesa cattolica celebra il 1° settembre la “Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato” per dare “risposte comuni” alle “identiche e importanti sfide” che tuti i cristiani si trovano ad affrontare.
Papa Francesco, nella lettera di indizione della Giornata, indirizzata ai cardinali Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, e Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, spiega come “condividendo con l’amato fratello il patriarca ecumenico Bartolomeo le preoccupazioni per il futuro del creato”, ed “accogliendo il suggerimento del suo rappresentante, il metropolita Ioannis di Pergamo, intervenuto alla presentazione dell’Enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, desidero comunicarvi che ho deciso di istituire anche nella Chiesa cattolica la ‘Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato’, che, a partire dall’anno corrente, sarà celebrata il 1° settembre, così come già da tempo avviene nella Chiesa ortodossa”.
Come cristiani, “vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo”. Per questo, spiega Francesco, “dobbiamo prima di tutto attingere dal nostro ricco patrimonio spirituale le motivazioni che alimentano la passione per la cura del creato”.

La crisi ecologica, scrive il Papa richiamando l’enciclica, ci chiama “ad una profonda conversione spirituale” perché “vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”.
L’annuale Giornata offrirà l’opportunità di “rinnovare la personale adesione alla propria vocazione di custodi del creato, elevando a Dio il ringraziamento per l‘opera meravigliosa che Egli ha affidato alla nostra cura, invocando il suo aiuto per la protezione del creato e la sua misericordia per i peccati commessi contro il mondo in cui viviamo”. La sua celebrazione nella stessa data con la Chiesa ortodossa “sarà un‘occasione proficua per testimoniare la nostra crescente comunione con i fratelli ortodossi”.

“Viviamo in un tempo - sottolinea Francesco - in cui tutti i cristiani affrontano identiche ed importanti sfide, alle quali, per risultare più credibili ed efficaci, dobbiamo dare risposte comuni”. Di qui l’auspicio che la Giornata “possa coinvolgere anche altre Chiese e comunità ecclesiali, ed essere celebrata in sintonia con le iniziative che il Consiglio ecumenico delle Chiese promuove su questo tema”.

Ieri anche la Chiesa anglicana di Inghilterra ha lanciato un invito alle sue comunità ad unirsi con papa Francesco, il Patriarca Bartolomeo e a tutti i cristiani nel mondo a celebrare il 1° settembre una giornata di preghiera e digiuno per la cura del creato.
“Viviamo in un‘epoca – scrive il reverendo Nicholas Holtin, vescovo responsabile della Chiesa di Inghilterra per le questioni ambientali – in cui l‘attività umana ha provocato una drastica riduzione della biodiversità della terra e in cui le persone stanno provocando i cambiamenti climatici attraverso un uso dissoluto dei combustibili fossili. È da tutti condivisa la necessità di passare a un‘economia a basse emissioni di carbonio. Quali che siano le difficoltà scientifiche, economiche e politiche, alla radice questo è un problema spirituale. La preghiera aiuta a chiarire ciò che vogliamo e rafforza la nostra determinazione a realizzare “come in cielo così in terra” secondo la volontà di Dio. Il 1° settembre, uniamoci in preghiera per la cura della creato”.
Altri membri della Chiesa anglicana in tutto il mondo hanno assicurato il loro sostegno per la preghiera il 1° settembre, tra cui l‘arcivescovo di Città del Capo e primate della Chiesa anglicana del Sud Africa, il rev. Thabo Makgoba che così ha spiegato il significato del suo impegno: "Digiuno in solidarietà con i bambini che stasera andranno a letto affamati perché i loro genitori non possono permettersi l‘aumento dei prezzi degli alimenti; digiuno in solidarietà con i rifugiati del clima che hanno perso le loro case e i mezzi di sussistenza a causa dei cambiamenti climatici; digiuno in solidarietà con le persone di fede di tutto il mondo, perché sappiamo che una speranza sta nascendo".

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: giornata del creato (1), anglicani (1), papa Francesco (301), ambiente (65), salvaguardia creato (2), ortodossi (11)
Fonte: Sir