Naufragio coste libiche, tutela minori, Mattarella su Europa, Porto Rico, deferimenti Commissione Ue, aggressioni migranti a Foggia, Venezia 76

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Naufragio coste libiche, tutela minori, Mattarella su Europa, Porto Rico, deferimenti Commissione Ue, aggressioni migranti a Foggia, Venezia 76

Migranti: naufragio davanti a coste libiche, si temono 150 vittime (anche donne e bambini). Tratte in salvo altre persone

Non è ancora chiaro quante siano le persone morte nel naufragio di un barcone che trasportava migranti – molti dei quali eritrei – al largo delle coste libiche nei pressi di Al Khoms, a oltre 100 chilometri a est di Tripoli. Secondo l’Unhcr Libya, “i rapporti iniziali indicano che oltre 100 persone potrebbero aver perso la vita mentre altre 140 sono state salvate e sbarcate, ricevendo assistenza medica e umanitaria dal partner Imc dell’Unhcr”. Stando alle testimonianze dei sopravvissuti, a bordo del barcone si trovavano circa 300 migranti, il che fa pensare che possano essere anche 150 le persone morte. Tra loro anche donne e bambini. Per Charlie Yaxley, portavoce dell’Unhcr per Africa e Mediterraneo/Libia, “se i dati stimati sono corretti, questa è la più grande perdita di vite nel Mediterraneo centrale nel 2019”. Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), l’ha definita “la peggiore tragedia mediterranea di quest’anno. Ripristinare il salvataggio in mare, porre fine alla detenzione di rifugiati e migranti in Libia, aumentare i percorsi sicuri fuori dalla Libia deve avvenire ora, prima che sia troppo tardi per molte delle persone più disperate”.

Tutela dei minori: l’impegno della Chiesa italiana contro gli abusi. Formare, prevenire, cambiare la cultura

Formazione, confronto, obiettivi condivisi, programmazione: questa la sintesi dell’incontro collegiale del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Cei con vescovi delegati regionali provenienti da tutta Italia svoltosi il 24 e 25 luglio a Roma. “Una tappa importante”, ha detto mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, rivolgendosi ai vescovi convenuti, “perché, come Pastori, ci sono richieste un’attenzione e una cura ancora maggiori”. Per questo, ha spiegato, “essere qui oggi non è solo un venire ad acquisire informazioni, ma un ragionare tra noi, confrontandoci, per fare cultura e costruire una rete ecclesiale con uno stile di comunione, di ascolto e di vigilanza”. Linea condivisa e rilanciata da mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente nazionale del Servizio: “Un incontro fatto di comunicazioni, di spazi di dialogo, di domande”. Nel corso dei lavori si è dato spazio anzitutto all’importanza della formazione e della prevenzione, attraverso la presentazione di strumenti formativi, metodi ed esperienze già in essere. Sullo sfondo, ma ben presenti nel dibattito, la “Lettera al popolo di Dio” di Papa Francesco e il motu proprio “Vox estis lux mundi”.

Unione europea: Mattarella, “non c’è futuro al di fuori”. “Sempre più evidente l’importanza capitale del non isolarsi”

Per le elezioni del nuovo Parlamento europeo “si è registrata una grande partecipazione che ha superato il 50%. La più alta di questo secolo, con duecento milioni di elettori europei che hanno votato insieme per lo stesso Parlamento. Si apre, con quel voto, una nuova fase per l’Europa. Con una diffusa richiesta di cambiamento. Tra queste quella di una visione e un atteggiamento di maggiore solidarietà, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni che si sentono, e sono, sempre di più, popolo europeo”. Lo ha sottolineato questa mattina al Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare. Per il Capo dello Stato, “appare sempre più evidente l’importanza capitale del non isolarsi”. “Non c’è futuro al di fuori dell’Unione Europea”, ha ribadito Mattarella, evidenziando come “di fronte alle grandi questioni e numerose sfide, tutte di carattere globale, in un modo sempre più condizionato da grandi soggetti, i singoli Paesi dell’Unione si dividono tra quelli che sono piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di esser piccoli anche loro”.

Porto Rico: dopo lo scandalo si dimette il governatore. Mons. González Molina (presidente vescovi), “dobbiamo sconfiggere la corruzione”

A Porto Rico, la pressione popolare, che da quasi due settimane è proseguita ininterrottamente, ha indotto il governatore Ricardo Rosselló a dimettersi dal suo partito e ad annunciare che non si ricandiderà per un nuovo mandato, fino alla decisione, arrivata in serata, di lasciare il suo incarico dopo che l’annuncio delle imminenti dimissioni si era rincorso per tutta la giornata di ieri. “Si era rotto il rapporto di fiducia con il Paese”, dice categorico al Sir il presidente della Conferenza episcopale portoricana, mons. Rubén González Molina, vescovo di Ponce, che proprio ieri ha firmato un comunicato, il quarto in pochi giorni, subito dopo aver appreso delle dimissioni di Rosselló, invitando a “mantenere calma, serenità ed equilibrio democratico”, in un momento così importante nel quale abbiamo “una grande opportunità per riunirci come popolo e lavorare uniti” nella ricerca del bene comune. I motivi dell’indignazione popolare sono lunghi 900 pagine. Quelle che, in seguito a un’inchiesta giornalistica, riportano i torrenziali contenuti delle chat private di Rosselló con ministri e uomini del suo partito. Per mons. Rubén González Molina, Porto Rico ha bisogno “soprattutto di sconfiggere la corruzione, un male che emerge anche dalle conversazioni che sono state pubblicate, assieme a burle e a prese in giro. Serve una politica differente”.

Commissione Ue: Italia, Grecia, Svezia, Bulgaria e Spagna deferite alla Corte per mancato rispetto di norme per la protezione dell’ambiente e della salute

(Bruxelles) Ci sono una serie di Paesi che non rispettano le norme europee in materia di protezione dell’ambiente o della salute dei cittadini e quindi oggi la Commissione ha reso noto di aver preso alcune misure “per fare in modo che si raggiungano i risultati attesi. A volte è l’unico modo per ottenerlo”, ha spiegato in conferenza stampa il commissario per l’ambiente, Karmenu Vella. La Grecia è stata deferita alla Corte europea di giustizia “per non aver protetto correttamente la propria biodiversità”, insieme alla Svezia che “non ha assicurato che le acque reflue urbane provenienti da una serie di agglomerati ricevano un trattamento adeguato”. Alla Corte deferiti i casi anche di Bulgaria e Spagna, in relazione al mancato rispetto delle norme europee sulla qualità dell’aria. L’Italia è stata deferita alla Corte per il “mancato recepimento delle norme fondamentali di sicurezza rivedute in materia di protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti”. All’Italia oggi è stata inviata anche una lettera di costituzione in mora per non aver notificato le misure nazionali relative alle sanzioni nei casi di violazione delle norme dell’Ue in materia di gas fluorurati ad effetto serra, ma anche relativamente alle tutele per i lavoratori del settore pubblico contro l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione. In tutto la Commissione oggi ha notificato 130 lettere di costituzione in mora, 79 avvisi motivati e 15 deferimenti alla Corte.

Aggressioni a migranti: mons. Pelvi (Foggia), “il veleno del razzismo si sta insinuando nel territorio”

Comincia ad intravedere “il veleno del razzismo” che si sta insinuando nel territorio, “creando sempre più delle barriere, allargando le divisioni”. Così mons. Vincenzo Pelvi, vescovo di Foggia, commenta al Sir le aggressioni continue ai lavoratori immigrati nel foggiano: negli ultimi dieci giorni ci sono state almeno quattro aggressioni, con nove ragazzi africani colpiti a sassate sulla testa, spesso minacciati e inseguiti da automobili. Spesso nella stessa zona e nello stesso orario. Il più grave è ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo. “Mi pare che si stia teorizzando, e poi di fatto realizzando, una architettura ostile per sbarazzarsi della loro presenza – afferma –. Non vorrei che dietro ci fosse veramente una regia di malevolenza”. La diocesi, tramite la Caritas, ha realizzato diversi progetti per l’inserimento lavorativo di alcuni migranti in aziende locali. “Davanti alla loro integrazione sta scoppiando una forma di fastidio – osserva –. Si respira un’aria non solo di paura ma di scontro, rabbia, diffidenza, perfino di odio. E l’odio cerca di inquinare il senso di umanità. Tutto questo è causato innanzitutto da violenze urlate, dal linguaggio verbale. Si sta creando una atmosfera antievangelica: anche se tutti si dicono credenti non vivono da cristiani. Anche sui social si usa questo linguaggio volgare. Tante persone, non contente delle violenze urlate, passano a questi gesti offensivi”. A suo avviso “sta maturando in maniera subdola una discriminazione. L’altro non è visto come un dono ma quasi come un inferno”.

Venezia 76: il programma della Mostra. In concorso 21 film con i 3 italiani Mario Martone, Pietro Marcello e Franco Maresco

Saranno tre i registi italiani a gareggiare per il Leone d’oro alla 76ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (28 agosto – 7 settembre): Mario Martone con “Il sindaco del rione Sanità”, Franco Maresco con “La mafia non è più quella di una volta” e Pietro Marcello con “Martin Eden”, rivisitazione dell’opera letteraria di Jack London. Il presidente della Biennale Paolo Baratta e il direttore artistico della Mostra Alberto Barbera hanno annunciato questa mattina, 25 luglio alle ore 11.00 al Cinema Moderno di Roma, i 21 film che compongono il concorso ufficiale di Venezia 76. Tra grandi autori e i titoli di maggior richiamo si segnalano: l’attesissimo “Joker” di Todd Philipps, spin-off della saga “Batman” con protagonista assoluto Joaquin Phoenix; “Ad Astra” l’avventura spaziale diretta da James Gray con Brad Pitt; “J’accuse” che segna il ritorno al Lido di Roman Polanski con protagonista Jean Dujardin sul caso Alfred Dreyfus; e “The Laundromat” di Steven Soderbergh sui Panama Papers con i premi Oscar Meryl Streep e Gary Oldman (film prodotto da Netflix). Ancora, dalla Francia sono attesi Olivier Assayas con “Wasp Network” e Robert Guédiguian con “Gloria Mundi”. Tra gli altri nomi di primo piano si ricordano Noah Baumbach con “Marriage Story” (altro titolo prodotto da Netflix), che vede protagonisti Scarlett Johansson, Laura Dern e Adam Driver, così come il regista svedese Roy Anderson, già Leone d’oro a Venezia nel 2014, che al Lido presenta “About Endlessness”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir