Via libera ai nuovi Lea. Il ministro Lorenzin: è la svolta. Le regioni: ora garanzie sui soldi

La Conferenza Stato-regioni ha dato il via libera ai nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza). Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della riunione, esulta e parla di "una buona giornata per milioni di pazienti che avranno accesso a nuove terapie e cure". Le regioni però battono cassa: servono subito 800 milioni e due miliardi per il 2017.

Via libera ai nuovi Lea. Il ministro Lorenzin: è la svolta. Le regioni: ora garanzie sui soldi

La Conferenza Stato-regioni ha dato il via libera ai nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza).
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della riunione, definisce quella di mercoledì come "una buona giornata per milioni di pazienti in Italia che avranno accesso a nuove terapie e cure, pensiamo ai malati di malattie rare che aspettavano da anni di avere accesso a queste terapie. Il servizio sanitario nazionale è davvero a una fase di svolta. Con l'approvazione dei Lea noi abbiamo centrato l'obiettivo principale del patto della salute".

Sulle risorse Lorenzin non ha dubbi: gli 800 milioni di euro per i Lea "sono confermati, è una misura strutturale, poi le regioni all'interno del servizio sanitario nazionale potranno anche aumentare le risorse come è ovvio che sia e potrebbe accadere".

Con i Lea, insiste, "siamo all'inizio di una nuova fase con un metodo di lavoro diverso dove queste prestazioni saranno aggiornate ogni anno da una commissione in base alle scoperte del mondo scientifico". Tra i contenuti Lorenzin ricorda l'autismo, l'eterologa e l'omologa per quanto riguarda la procreazione medicalmente assistita, le malattie rare che sono più di 118 gruppi, il tema dell'endometriosi, la terapia del dolore, la ludopatia, l'adroterapia.

Via libera dalle regioni, "ma vogliamo garanzie sui finanziamenti".
"Con il varo dei nuovi livelli di assistenza (Lea) in sanità abbiamo alzato l'asticella della tutela della salute in Italia", sottolinea il presidente Stefano Bonaccini, al termine della Conferenza delle Regioni.
"Le Regioni esprimono all'unanimità l'intesa sul provvedimento di aggiornamento dei Lea, sul decreto e sui relativi allegati. Sono norme attese da molto tempo ed innovative che miglioreranno la qualità dell'assistenza sanitaria ai cittadini. Per questo è importante richiamare nell'intesa le risorse complessive da destinare al servizio sanitario anche nel prossimo biennio: 113.063 milioni di euro per il 2017, 114.998 milioni di euro per l'anno 2018. Così come è fondamentale che queste cifre trovino una puntuale indicazione nella prossima Legge di Bilancio".

Un cambiamento strutturale, che richiederà tempo
Il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta, ha richiamato l'attenzione sulla complessità del provvedimento: "Ci sono diverse innovazioni e occorrerà modulare in modo graduale l'entrata in vigore e soprattutto l'erogazione delle nuove prestazioni. Siamo di fronte ad un cambiamento strutturale importante e occorrerà lavorare affinché i servizi sanitari regionali possano organizzarsi. Anche perché fra le prime operazioni da fare c'è quella del delisting, ovvero l'individuazione di tutte le prestazioni obsolete".

Il prossimo passo per i nuovi Lea ora è il passaggio nelle commissioni parlamentari.
Intanto, per quanto riguarda le rassicurazioni sui 2 miliardi in più per il 2017 chieste dalle regioni, il ministro ribadisce: "Come ho sempre detto ritengo sia una cifra assolutamente adeguata. Per il prossimo anno serve un mantenimento della sostenibilità del fondo, e dobbiamo raggiungere due nuovi obiettivi: da una parte intervenire sul tema dei precari della sanità, sullo sblocco del turn over e sulla parte relativa ai contratti; e dall'altra parte garantire l'accesso ai nuovi farmaci e rifinanziare il fondo per l'epatite C".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)