La storia di Arsego

Il toponimo “villa Arsici” compare per la prima volta in un atto del vescovo di Padova san Bellino del 1130, e di poco posteriore è la prima attestazione dell'esistenza della chiesa. L'attuale parrocchiale è stata eretta nel Settecento e ampliata più volte fino allo scorso secolo.

La storia di Arsego

Il toponimo “villa Arsici”, che compare per la prima volta in un atto del vescovo di Padova san Bellino del 1130, indica un terreno “arso” o un canale che doveva essere spesso in secca.

La prima attestazione dell’esistenza della chiesa risale a un testamento del 1161. S’intitolava a san Lamberto, il vescovo di Maastricht Tongerloo assassinato nel 705. Incerto è invece il periodo in cui fu aggiunta la seconda titolazione a san Martino, vescovo di Tour.
Nel 1454 si accorpa con Marsango e Santa Maria di Non diventando cappella dalla vicina pieve di San Giorgio delle Pertiche.
Nel 1703 si iniziò la costruzione di una nuova parrocchiale; i lavori durarono a lungo, tanto che nel 1744 il cardinale Carlo Rezzonico in visita pastorale trovò il cantiere ancora all’opera. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento l’edificio fu ampliato con quattro cappelle laterali e ristrutturato: sono di questo periodo il coro, il pavimento e il soffitto. È stata consacrata nel 1926. Nel 1990 è stata restaurata.

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