La storia di Masi

Risale al 1359 la chiesa primitiva di San Bartolomeo a Masi, frequentata dai barcaioli e dagli abitanti della zona a ridosso dell'Adige in continuo aumento. Proprio a causa della vicinanza al fiume, alla metà del Novecento fu deciso di edificare una nuova chiesa, inaugurata il 22 ottobre 1950.

La storia di Masi

Risale al 1359 la chiesa primitiva di San Bartolomeo a Masi fondata, come è ricordato da un’iscrizione, dai fratelli Beldomando e Tommaso dei Beldomandi a ridosso dell’argine sinistro dell’Adige, in una zona acquitrinosa per le frequenti inondazioni. Era frequentata dai barcaioli e dagli abitanti della zona in continuo aumento, grazie alle progressive bonifiche, e troppo lontani dall’arcipretale di Castelbaldo.

Nel 1448 la chiesa è riconosciuta cappella dipendente da Castelbaldo, e qualche decennio più tardi è ricordata l’esistenza nella zona anche dell’ospizio di Sant’Antonio per i viandanti.
Il vescovo Marco Corner, nel 1601, fece ricostruire la vecchia chiesa nello stesso luogo, conservando il presbiterio, ricostruito a sua volta nel 1800.

Nel 1926 iniziarono ulteriori lavori di restauro e innalzamento dell’edificio, ma a causa della vicinanza dell’argine dell’Adige si fu costretti a edificare una nuova chiesa inaugurata il 22 ottobre 1950.
Alla fine degli anni Ottanta sono stati eseguiti lavori di restauro della chiesa e del centro parrocchiale.

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