Convegno delle Caritas diocesane: 547 partecipanti su un “percorso” indicato da Papa Francesco

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, si è fatto portavoce di tutti i convegnisti nel suo saluto in occasione della concelebrazione in Duomo. “Speriamo che sia per tutti non un punto di arrivo ma di ripartenza, lungo le tre vie che papa Francesco ci ha indicato: gli ultimi, il Vangelo, la creatività”

Convegno delle Caritas diocesane: 547 partecipanti su un “percorso” indicato da Papa Francesco

Sono 547 i partecipanti al 42° Convegno delle Caritas diocesane, in corso di svolgimento a Milano, provenienti da 165 diocesi: 36 diaconi, 11 consacrati, 79 presbiteri, 15 religiosi, 7 vescovi e 399 laici, d cui 125 con meno di 35 anni. A questi si aggiungono un centinaio tra operatori e volontari di Caritas Ambrosiana.

“Speriamo che sia per tutti non un punto di arrivo ma di ripartenza, lungo le tre vie che papa Francesco ci ha indicato: gli ultimi, il Vangelo, la creatività”. Così don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, si è fatto portavoce di tutti i convegnisti nel suo saluto in occasione della concelebrazione in Duomo che si è tenuta ieri alle 17.30, chiedendo al Signore di “accompagnarci lungo le tre vie, camminando al nostro fianco, soprattutto nelle prove perché, come ci ha esortato papa Francesco, possiamo aiutare la Chiesa tutta a rendere visibile l’amore di Dio, a vivere la gratuità e aiutare a viverla, ad accompagnare i fratelli più deboli, ad animare le comunità cristiane, a ricercare la carità come sintesi di tutti i carismi dello Spirito (cfr 1 Cor 14,1)”.

Nell’omelia, l’arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini ha messo in evidenza che si possono raccogliere dal Vangelo cinque avversative che Gesù pratica mentre dichiara la sua volontà di purificare il lebbroso: non la prestazione, ma la relazione; non il sollievo, ma la salvezza; non l’accondiscendenza, ma la vocazione; non l’individuo, ma la persona nella comunità; non la popolarità, ma l’obbedienza al Padre. In particolare su quest’ultima avversativa Mons. Delpini ha sottolineato che “Gesù guarisce la persona e rifugge dalla popolarità che pretende di trattenerlo, di fissarlo in un ruolo, di ridurre la sua missione a supporto di un mondo vecchio e statico. La sua missione è obbedienza al Padre che vede nel segreto, è docilità allo Spirito che lo spinge sempre oltre, è missione di evangelizzazione che deve giungere anche oltre, anche altrove, anche là dove nessuno lo aspetta e nessuno lo cerca”.

Nella mattinata di oggi, dopo la preghiera e la lectio guidata sempre dalla pastora Lidia Maggi e la testimonianza di suor Simona Cherici della Fraternità della Visitazione di Piandiscò (Arezzo), si sono svolte quattro assemblee tematiche: "Chiesa-Caritas in risposta al grido dei poveri e della terra" con padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano, "Chiesa-Caritas in equilibrio tra emergenza, quotidianità e futuro nella sfida della sostenibilità" con Chiara Giaccardi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, "Chiesa-Caritas alle prese con la sfida di un’economia giusta" con Leonardo Becchetti, docente di Economia politica, Università Tor Vergata, Roma, "Chiesa-Caritas nella dimensione locale ma dentro la sfida globale: quale territorio e in quale relazione" con Elena Granata, docente di Urbanistica, Politecnico di Milano.

A seguire i tavoli di confronto per l’individuazione di spunti e piste per la Caritas del futuro, che proseguiranno anche nel pomeriggio.

Alle 17.30 è prevista la presentazione dell’audiolibro “Eccomi” della Collana PhonoStorie curata da Caritas Italiana e Rete Europea Risorse Umane, dedicato alla beata suor Maria Laura Mainetti, della Congregazione delle Figlie della Croce uccisa nel 2000. Sarà presente il vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni.

Alle 21 "Note di Pace: voci e suoni dall’Ucraina" con interventi di padre Vyacheslav Grynevych, segretario generale di Caritas-Spes Ucraina, Tetiana Stawnichy, presidente di Caritas Ucraina, Mira Milavec, Caritas-Spes Ucraina, Amina Krvavac, direttrice esecutiva del Wcm (War Childhood Museum), il museo dell’infanzia di guerra di Sarajevo, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana. E con la partecipazione della violinista russa Ksenia Milas e del violinista ucraino Oleksandr Semchuk.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)