Il Comitato Congiunto dei vescovi europei CEC–CCEE chiede la fine della guerra in Ucraina

Noi, membri del Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e della Conferenza delle Chiese Europee, riuniti a Bratislava per il nostro incontro annuale, facciamo appello ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per porre fine all' attuale guerra che sta distruggendo vite e causando indicibili sofferenze.

Il Comitato Congiunto dei vescovi europei CEC–CCEE chiede la fine della guerra in Ucraina

Il cuore della fede cristiana sono la pace e la riconciliazione, esemplificate nella vita di Gesù Cristo: "Mai Gesù Cristo ha invitato a fomentare la violenza o l’intolleranza. Egli stesso condannava apertamente l’uso della forza per imporsi agli "(Fratelli Tutti, 238). La sua umiltà e la sua compassione per coloro che soffrono erano al centro del suo ministero: "Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore" (Matteo 9,36).

La religione non può essere usata come mezzo per giustificare questa guerra. Tutte le religioni, e noi come cristiani, siamo uniti nel condannare l' aggressione russa, i crimini che vengono commessi contro il popolo dell' Ucraina e la
blasfemia che rappresenta l'uso improprio della religione in questo contesto.

Assistendo alla grande sofferenza di coloro che vivono in Ucraina e fuggono da essa, esortiamo le autorità religiose e politiche a impegnarsi in un vero dialogo e a promuovere una pace duratura.

Ringraziamo per l’enorme lavoro svolto dalle Chiese e dalle ONG, così come dalle autorità locali e statali nei paesi confinanti con l'Ucraina e non solo, nell’accogliere coloro che lasciano le loro case e fuggono dalla guerra.

Riconosciamo anche le voci del popolo russo che sta coraggiosamente protestando contro l'invasione, e siamo solidali con loro nella loro lotta.

Esortiamo a continuare tutte le iniziative che sostengono la vita e che testimoniano l'amore di Cristo per il prossimo.

Continuiamo a pregare per il dono della pace e invitiamo tutti i cristiani a unirsi a noi in preghiera, rafforzando i loro sforzi per affermare il valore della vita e per promuovere attivamente la riconciliazione.

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Fonte: Comunicato stampa