Il sacerdozio e le donne. Quali sono le ragioni per le quali la Chiesa cattolica non ammette le donne al sacerdozio ministeriale?

La questione dell'ordinazione delle donne nella Chiesa cattolica è stata dibattuta per decenni, e molti gruppi all'interno della Chiesa hanno chiesto una maggiore uguaglianza di genere nella gerarchia ecclesiastica.

Il sacerdozio e le donne. Quali sono le ragioni per le quali la Chiesa cattolica non ammette le donne al sacerdozio ministeriale?

La posizione ufficiale della Chiesa cattolica sulla questione delle donne sacerdote si basa sull’insegnamento di Gesù Cristo, il quale ha scelto solo uomini come suoi apostoli. Secondo questa dottrina, il sacerdozio cattolico è riservato solo agli uomini, perché essi rappresentano Cristo, che era un uomo. Inoltre, la Chiesa cattolica sostiene che questa pratica è stata costantemente mantenuta nella tradizione della Chiesa sin dai tempi apostolici. La Chiesa ritiene che non esista il potere di modificare questa linea di insegnamento, poiché essa è stata istituita da Cristo stesso. La Chiesa cattolica ha una lunga storia e tradizione che le impedisce di ordinare le donne come sacerdoti. Le ragioni principali sono:

  1. Tradizione: Dal punto di vista storico, tutti i sacerdoti e i vescovi della Chiesa Cattolica sono sempre stati uomini. Questa tradizione risale ai 12 apostoli di Gesù, che erano tutti uomini.
  2. Interpretazione della Scrittura: Le Scritture vengono interpretate dalla Chiesa Cattolica per sostenere l’idea che solo gli uomini possono essere sacerdoti. Per esempio, quando Gesù ha istituito l’Eucaristia durante l’Ultima Cena, ha chiamato solo gli apostoli, che erano uomini, a celebrare il rito.
  3. Ruolo di Gesù: La Chiesa Cattolica sostiene che il sacerdote agisce “in persona Christi” (nella persona di Cristo) durante la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti. Dal momento che Gesù era un uomo, la Chiesa ritiene che solo un uomo possa rappresentarlo adeguatamente in questo ruolo.
  4. Dichiarazioni Papali: Papa Giovanni Paolo II, nella sua lettera apostolica “Ordinatio Sacerdotalis” del 1994, ha affermato che la Chiesa non ha l’autorità di ordinare donne come sacerdoti.

Alcuni sostenitori della possibilità di ordinazione delle donne sostengono che la Chiesa dovrebbe riconsiderare questa pratica, poiché le donne hanno dimostrato una grande capacità di organizzazione e di servizio nei vari ambiti della vita della Chiesa. Tuttavia, fino ad oggi la Chiesa ha mantenuto la sua posizione sull’ordinazione sacerdotale riservata esclusivamente agli uomini. La questione dell’ordinazione delle donne nella Chiesa cattolica è stata dibattuta per decenni, e molti gruppi all’interno della Chiesa hanno chiesto una maggiore uguaglianza di genere nella gerarchia ecclesiastica. Nel 1994, papa Giovanni Paolo II ha emesso una dichiarazione ufficiale, intitolata “Ordinatio Sacerdotalis“, in cui affermava che il sacerdozio cattolico è riservato solo agli uomini e che la Chiesa non ha il potere di modificare questa pratica. La dichiarazione ha affermato che l’ordinazione delle donne non è possibile perché Cristo ha scelto solo uomini come suoi apostoli. Nel 2016, papa Francesco ha creato una commissione per studiare il ruolo delle donne diacono nella Chiesa. Tuttavia, questa commissione non ha esaminato la questione dell’ordinazione sacerdotale delle donne. Alcuni gruppi all’interno della Chiesa cattolica continuano a chiedere l’ordinazione delle donne come sacerdote. Tuttavia, fino ad oggi la Chiesa cattolica ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che l’ordinazione sacerdotale riservata solo agli uomini è una pratica stabilita da Cristo e che non può essere modificata.

Paolo Morocutti

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir