Oratori pronti ad accogliere i ragazzi: 8 mila in Italia (la metà al nord)

Circa 2,4 milioni i bambini e gli adolescenti coinvolti, seguiti da 400 mila operatori. "Italia felice di tornare all’aria aperta". Don Falabretti: "I centri estivi non sono fonte di contagio ma invitiamo tutti a non abbassare la guardia". L'inchiesta di Famiglia Cristiana

Oratori pronti ad accogliere i ragazzi: 8 mila in Italia (la metà al nord)

Sono oltre 8 mila gli oratori in Italia e sono pronti ad accogliere circa 2,4 milioni di bambini e adolescenti da qui a tutto il mese di luglio, con attività che spaziano dallo sport al gioco e all’escursionismo: 400 mila gli operatori coinvolti. Al tema della ripresa delle attività, che potrebbero far tornare i numeri delle presenze al pre-pandemiaè dedicata l’inchiesta di Famiglia Cristiana in edicola domani.

Dal Giambellino (Milano) a Ballarò (Palermo), da Sinalunga (Siena) a Lamezia Terme, da Treppo Carnico e da Sutrio (Udine) a Napoli e a Lecce, da Mirafiori Sud (Torino) a Roma e a Piazza Armerina (Enna), il settimanale cattolico compie un viaggio alla scoperta di cosa offrono i vari centri. Preghiera, escursioni in bicicletta, partite a calcio e a ping pong, visite a musei, ma anche accoglienza a cristiani perseguitati nei loro Paesi d’origine da cui sono dovuti fuggire, attività culturali e un istruttivo confronto con la natura nell’anno del Green deal e del Next generation Ue: il ventaglio delle iniziative è ricco e per alcuni aspetti originale. “Segno di un’Italia che dopo tanti lockdown è felice di tornare all’aria aperta. – si legge - Di stare finalmente insieme. E di ripartire. Anche se resta evidente il divario tra il Nord (dove si trovano il 50 per cento degli 8 mila oratori strutturati, mentre 3 mila sono al centro) e il Sud”.

“Le parole chiave, quest’anno, sono fiducia e speranza - dice a Famiglia Cristiana Don Michele Falabretti, 52 anni, bergamasco, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana (Cei) - Ci accingiamo a vivere una stagione decisamente più tranquilla. Lo scorso anno il livello di ansia era altissimo, pari alla percezione che riuscire a fare le cose fosse impossibile. Oggi c’è più serenità, per la riapertura e per i vaccini, ma non solo. Gli oratori hanno dimostrato di non essere dei focolai. Cts e Governo hanno riconosciuto che i centri estivi non sono fonte di contagio. Detto questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia e rimanere vigili su mascherine, distanziamenti, lavaggio frequente delle mani”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)