Acrissimo, city edition. Torna la festa degli incontri

Sarebbe stato bello viverlo alla “solita maniera” – chi non si ricorda dei prati del Seminario minore, prima a Tencarola e poi a Rubano, colorati da centinaia e centinaia di bambini e ragazzi? – ma la pandemia ha stravolto i piani. «L’edizione di quest’anno dell’Acrissimo – racconta Andrea Lion, referente dell’equipe che lo sta organizzando – è davvero figlia di questo tempo. La preparazione è cominciata a febbraio 2020 con l’idea di organizzare la festa l’anno successivo, anche se ancora non eravamo convinti di replicare la modalità dell’ultima edizione, nel 2017. Nonostante il lockdown abbiamo continuato a incontrarci, virtualmente, e abbiamo lavorato fino all’autunno, quando abbiamo capito che la situazione della pandemia non sarebbe evoluta. E a quel punto ci siamo fermati». A giugno 2021 l’equipe ha ripreso le fila del discorso, decisa – con il mandato della presidenza diocesana – a organizzare l’Acrissimo nel 2022. «A gennaio di quest’anno, però, abbiamo capito che non poteva svolgersi, a causa della situazione pandemica, alla “solita maniera”. E così, dopo un lungo confronto, è nata la city edition. Certo, avevamo tutti voglia di un grande evento... ma non abbiamo voluto farlo. Il coraggio, per noi, è stato costruire una proposta che risponda ai tempi che stiamo vivendo. Sulla scia della buona riuscita della Festa delle Palme non volevamo privare l’associazione, la città e la Diocesi di questo bel momento di festa, ma l’abbiamo pensata, anzi ri-pensata per la terza volta, in modo che tutti possano partecipare in sicurezza». La festa degli incontri – «soprattutto questo vogliamo che sia l’Acrissimo» sottolinea Lion – è così organizzata: i gruppi di ragazzi che si iscriveranno, vivranno la mattinata in un parrocchia del centro storico di Padova o delle zone limitrofe. «Qui le occasioni di incontro saranno molteplici: tra gruppi Acr, tra gruppi Acr e parrocchia ospitante e viceversa. Proprio perché questo avvenga abbiamo proposto, ad esempio, che i gruppi dei ragazzi partecipino a una delle messe parrocchiali, così da incontrare e “mischiarsi” con la comunità». L’intera giornata ruoterà intorno al valore dell’incontro. Al mattino, in particolare, ai ragazzi – in continuità con il cammino formativo annuale dell’Acr – verranno proposte delle attività per “lavorare” sulle caratteristiche di ciascuno. «Nel pomeriggio, invece, giocheranno con i vestiti: quali mi metto addosso? Come mi presento? L’idea che proporremo loro sarà quella dell’intreccio: ciascun ragazzo, con le proprie caratteristiche e la propria unicità, può intrecciarsi con le caratteristiche e l’unicità degli altri. Ecco che così nasce un “tessuto nuovo” che ciascuno può indossare e condividere. Nel donarsi si dà vita a un intreccio che caratterizza tutta la propria vita. Al pomeriggio, nell’incontro con il vescovo Claudio, il focus sarà sulla relazione- intreccio di ciascun ragazzo con Gesù». Le iscrizioni sono aperte fino a domenica 1° maggio sul sito acpadova.it; ai gruppi iscritti verrà comunicato il luogo in cui vivere la parte “diffusa”, al mattino, della festa.

Gemellissimi: appuntamento il 4 e 5 giugno

Un’occasione di incontro tra giovanissimi di diverse parrocchie per concludere le attività dell’anno e scoprirsi “Profeti di fraternità”. Questo è “Gemellissimi”, la proposta per i giovanissimi della Diocesi. «Questo tempo incerto, in parte discontinuo, ha appesantito un po’ tutti – si legge sul sito acpadova.it – Non vogliamo, però, lasciarci schiacciare da questo. Anzi, vogliamo ripartire da qui per rigustare il dono della fraternità vissuta oggi, in questo tempo. Vogliamo fare un regalo ai nostri giovanissimi: un’occasione in cui poter conoscere e stare non solo con il proprio gruppo, ma anche con altre ragazze e ragazzi di altre parrocchie». “Profeti di fraternità” si terrà il 4 e 5 giugno; ogni parrocchia si organizza con altre 1-2 parrocchie del vicariato per vivere insieme l’evento. Info: acpadova.it