Al via la visita ad limina: dal 5 al 10 febbraio i vescovi del Triveneto da papa Francesco

Per i vescovi del Triveneto è giunto il momento, dal 5 al 10 febbraio, per la visita “alle soglie, cioè alle tombe, degli apostoli”. Udienza con il papa l’8 febbraio

Al via la visita ad limina: dal 5 al 10 febbraio i vescovi del Triveneto da papa Francesco

Hanno cominciato i vescovi del Piemonte e, subito dopo, quelli della Lombardia. Poi, dal 5 al 10 febbraio, toccherà alla Conferenza episcopale Triveneto. Per le Chiese che sono in Italia è, infatti, scattato – e proseguirà fino a fine aprile 2024, quando a chiudere il fitto calendario saranno i vescovi siciliani – il tempo della visita ad limina apostolorum (alle soglie, cioè alle tombe degli apostoli; a Roma si trovano quelle di Pietro e Paolo) che si concretizza nell’udienza con il papa, in una serie di incontri con i vari Dicasteri vaticani e in qualche momento di pellegrinaggio alle basiliche “papali” (o “maggiori”). È questa l’occasione periodica in cui i vescovi di ogni parte del mondo, singolarmente come Diocesi e anche insieme alla Regione ecclesiastica di cui fanno parte, presentano al successore di Pietro e ai suoi principali collaboratori l’andamento della vita pastorale – con le più rilevanti questioni quotidianamente affrontate – e la situazione specifica (sul piano religioso, culturale e sociale) delle loro Chiese e dei territori di rispettiva provenienza. Secondo il diritto canonico la visita ad limina dovrebbe avvenire ogni cinque anni ma circostanze diverse – come, ad esempio, la recente pandemia – portano spesso a far slittare, anche di molto, questa scadenza tanto che i vescovi del Triveneto vivranno di nuovo quest’esperienza quasi undici anni dopo la precedente (tenutasi dal 15 al 19 aprile 2013, poco dopo l’elezione di papa Francesco). Nelle scorse settimane ciascun vescovo (obbligatoriamente quelli con un’anzianità di almeno due anni nella sede attuale, in modo facoltativo per gli altri) è stato chiamato a stendere una relazione sullo stato della Diocesi – in base a un formulario con 23 distinti capitoli – poi trasmessa al nunzio apostolico in Italia. Adesso giunge il momento della parte collegiale della visita che vedrà impegnati, tutti insieme a Roma, i 15 vescovi delle Diocesi inserite nella regione ecclesiastica Triveneto. Hanno in programma l’udienza con il papa – al momento prevista l’8 febbraio – e gli incontri con i Dicasteri vaticani. I vescovi del Nordest, inoltre, avranno l’opportunità di celebrare la messa alla tomba di san Pietro (il giovedì mattina) e nella basilica di San Paolo fuori le Mura (venerdì 9 alle 18); per quest’ultima celebrazione la partecipazione sarà aperta e possibile anche per sacerdoti, religiosi/e o fedeli laici originari delle Diocesi trivenete e in quei giorni a Roma per motivi di lavoro, studio o altro. La visita ad limina «è un momento che rende ancor più manifesta la collegialità quale dimensione necessaria e insostituibile per la Chiesa sinodale – ha affermato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei – Il nostro venire a Roma è un’opportunità per portare ad limina Petri la ricchezza, la bellezza, ma anche le fatiche dei nostri vissuti ecclesiali e del nostro camminare insieme. Allo stesso tempo, incontriamo il vescovo di Roma per condividere con lui le sfide odierne per l’annuncio del Vangelo, accogliendo come consegna la sua parola per tutte le nostre Chiese. E tutto questo in uno stile di grande franchezza, requisito essenziale per una Chiesa che voglia essere tutta sinodale».

Alessandro Polet

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