Amoris Laetitia. Cura amorevole di chi è ferito

Nell’ottavo capitolo di Amoris laetitia emerge esplicitamente l’intenzione di papa Francesco: la Chiesa è chiamata ad accompagnare in un cammino di scoperta della volontà di Dio ogni persona che ha un matrimonio ferito nonché ad aiutarla a vivere come parte integrante della comunità

Amoris Laetitia. Cura amorevole di chi è ferito

Se c’è una parte dell’esortazione apostolica Amoris laetitia che è stata letta e riletta in questi anni è quella del capitolo ottavo, un testo atteso da tempo e frutto di tanto ascolto, che ha soddisfatto molti ma anche deluso altri, chi non voleva indicazioni diverse dalle precedenti e chi voleva un pronunciamento più possibilista. Oggetto del capitolo è l’accompagnamento delle coppie separate e divorziate e, in particolare, quelle in nuova unione, ossia coppie che convivono e hanno – uno o entrambi i partner – già celebrato un matrimonio. Il titolo dice esplicitamente l’indicazione di papa Francesco: la Chiesa è chiamata ad accompagnare in un cammino di scoperta della volontà di Dio ogni persona che ha un matrimonio ferito nonché ad aiutarla a vivere come parte integrante della comunità. Se da un lato un battezzato che sceglie o subisce il divorzio oppure vive una nuova unione è comunque parte del corpo di Cristo che è la Chiesa, d’altra parte la sua situazione porta delle ferite che hanno dei riflessi nella vita personale e comunitaria su cui la carità chiede di versare «l’olio della consolazione e il vino della speranza» (cf Prefazio Comune VIII).

Parte di questa cura amorevole è quella del discernimento spirituale, con cui la persona e la coppia ferita, accompagnati da un adulto nella fede che esprime la comunità stessa, compiono un cammino di ascolto della Parola di Dio, di verifica interiore, di preghiera e di guarigione interiore che porta luce sulle proprie responsabilità e sui passi futuri da compiere. In continuità con i documenti precedenti, Amoris laetitia incoraggia le comunità ad accogliere e accompagnare i separati e i divorziati, ma va oltre ciò chiedendo, per quanti sono in nuova unione, che ogni Diocesi offra un servizio di accompagnamento personalizzato, con l’obiettivo di «aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale» (AL 297). «L’itinerario ha come meta l’integrazione di questi fedeli nella comunità cristiana nelle forme e nei modi che la loro coscienza, formata, accompagnata, illuminata e verificata nel confronto e nella preghiera, individuerà. Il percorso non ha come meta scontata i sacramenti, ma ha i tratti di un itinerario di conversione” (Accompagnare, discernere e integrare. Nota pastorale per la realizzazione di Amoris laetitia, Chiesa di Padova, 2019, n. 5).

Con Amoris laetitia, a poco più di cinquant’anni dalla costituzione conciliare Gaudium et spes, la Chiesa rinnova l’indicazione di una “retta coscienza” come luogo in cui maturare le scelte di vita personali e familiari: la libertà e responsabilità di ciascuno, d’altra parte, dev’essere profondamente rispettata e valorizzata, rifuggendo, come ha scritto il vescovo Claudio nell’introduzione alla Nota pastorale sopracitata, da «atteggiamenti paternalistici o clericali che rischiano di annacquare e deresponsabilizzare». Ogni coppia e famiglia è invitata a coltivare nel quotidiano la vita interiore, la relazione con il Signore, l’approfondimento del Magistero così da maturare una coscienza sempre più capace di distinguere la voce di Dio da altre voci e comprendere la via da percorrere per coltivare il rapporto di coppia, formare una famiglia, costruire un futuro per sé e per i propri cari, vivere da cristiani in questo mondo. «La misericordia del Signore ci stimola a fare il bene possibile» (AL 308) sottolinea papa Francesco. Tale affermazione non pone la coscienza in un orizzonte qualunquista, ma la chiama all’autentica responsabilità, a esplorare e scegliere i limiti e tutte le risorse a disposizione per compiere una scelta a misura di Cristo, fiduciosi della sua misericordia e della sua carità che rendono capaci di intraprendere anche percorsi ritenuti impossibili o fuori misura.

Camminare nell’amore, scheda 14

La scheda 14 del sussidio Camminiamo nell’amore offre una pista di riflessione e attività di gruppo per aiutare adulti e sposi a fare proprio nella quotidianità l’esercizio del discernimento evangelico. È possibile richiedere il materiale alla segreteria dell’ufficio di pastorale della famiglia.

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