Avvenuta la consegna della "lampada della pace" dalla Diocesi di Padova a quella di Chioggia

«La pace è un bene di tutti. Al termine del cammino della "lampada della pace" nella nostra diocesi di Padova consegniamo alla diocesi sorella di Chioggia questa bene prezioso». È avvenuto giovedì 22 giugno, in serata nella chiesa di Sant'Anna di Piove di Sacco, il passaggio del testimone, anzi della "lampada della pace", dalla Diocesi di Padova a quella di Chioggia. Il capoluogo della Saccisica è stata infatti l'ultima tappa "padovana" del progetto diocesano "Custodi di pace", avviato lo scorso 23 novembre.

Avvenuta la consegna della "lampada della pace" dalla Diocesi di Padova a quella di Chioggia

Da allora, intervallata da otto tappe – compresa la marcia interdiocesana del 29 gennaio scorso – la fiammella di pace ha girato l'intero territorio della Diocesi di Padova invitando a pregare per la pace, con occasioni di diverso tipo: veglie, adorazione, incontri ecumenici e interreligiosi, sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro.

«A cosa serve pregare per la pace?» si è chiesto il vescovo Claudio Cipolla durante la riflessione sviluppata nel corso della veglia di preghiera, alla quale hanno preso parte anche i sacerdoti e religiosi del Piovese, in una chiesa gremita anche di molti laici della Saccisica. 

«Dobbiamo chiedere a Gesù di cambiare i nostri cuori i nostri pensieri, di renderci uomini capaci di coraggio e chiediamo la capacità di saper discernere con coraggio, la preghiera deve svegliarci ci fa essere liberi rispetto al pensiero dominante». E il vescovo Claudio ha proseguito con un appello accorato, invitando i presenti «a essere nel mondo piccole lanterne, sfuggendo alla tentazione di non sentire nostre queste cose, l'indifferenza e l'assuefazione sono dietro l'angolo, anche nel caso della guerra in Ucraina, ma più ancora per i conflitti che si svolgono nel mondo, magari lontano da casa nostra». 

Le tappe di passaggio e consegna della lampada da una zona all’altra sono state dopo Padova a Dolo, il 15 dicembre, alla marcia interdiocesana tra Fellette e Bassano il 29 gennaio, a Valdobbiadene il15 febbraio, ad Abano Terme il 15 marzo, a Montagnana il 19 aprile, a Conselve il 17 maggio e ieri appunto a Sant’Anna di Piove.

La lampada di pace è stata consegnata a un’altra Diocesi del Triveneto, quella di Chioggia, che ha accolto la proposta di proseguire questo cammino nel suo territorio, perché la preghiera non si interrompa e si mantenga viva l’intercessione per la pace.

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, al termine della veglia di preghiera l'ha affidarta alle mani di mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia. Il vescovo Dianin era presente a Sant'Anna di Piove insieme a una delegazione della sua Diocesi e al sindaco di Chioggia. 

Prima di ricevere la lampada dal vescovo di Padova, che ha usato toni affettuosi nei suoi confronti, ricordando le sue origini padovane e l’incarico pluriennale come rettore del nostro Seminario, mons. Dianin ha detto: «Caro fratello Claudio, cara diocesi di Padova accogliamo questo dono della lampada della pace che voi ci fate con responsabilità. sono certo che continueremo come già facciamo in ogni celebrazione a pregare incessantemente senza stancarci. La pace è è un atto di fede, di, speranza, di carità. Dobbiamo impegnarci affinché ogni uomo, ognuno di noi passi da un giusto sdegno per la guerra ad un impegno per la pace. Questa lampada che oggi ci consegnate, passerà in ogni parrocchia della nostra diocesi di Chioggia, accompagnata dalla preghiera di intercessione per i santi protettori di ogni comunità». 

Alla veglia erano presenti anche i primi cittadini del Piovese, ai quali sono state consegnate le lanterne accese – anelito di pace – durante le preghiere di intercessione per la pace. 

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