Caritas di Legnaro. Una festa di primavera con il sorriso

Una giornata associativa che si trasforma in una festa comunitaria: l'edizione 2019 della Festa di Primavera organizzata da anni dai Volontari del Sorriso di Legnaro, ha visto il positivo coinvolgimento di Caritas e gruppo degli animatori di Azione Cattolica, che insieme hanno contribuito alla riuscita dell' attività a favore delle persone con disabilità 

Caritas di Legnaro. Una festa di primavera con il sorriso

"Festa di primavera" con le persone con disabilità, ma anche festa della comunità. Quest'anno l'appuntamento annuale organizzato dal gruppo Volontari del sorriso di Legnaro, che dal 1982 si prende cura delle persone con disabilità, si è aperto alla collaborazione con altre realtà parrocchiali.

«Abbiamo pensato fosse opportuno allargare questo momento ai gruppi che si prendono cura del prossimo all'interno della nostra ricca comunità – spiega il parroco mons. Daniele Prosdocimo – coinvolgendo così la Caritas e un nutrito gruppo di animatori». Pasqualino Martellato, referente della Caritas parrocchiale aggiunge: «È stata davvero una bella idea quella di realizzare insieme la "Festa di primavera", realizzando così l'idea di una comunità che serve gli ultimi». Dopo la celebrazione della messa comunitaria il nutrito gruppo di partecipanti, circa 130 persone, si è ritrovato nel centro parrocchiale per il pranzo, mentre nel pomeriggio a rallegrare la giornata ha provveduto l'associazione Dottor Clown, che da tempo presta servizio nell'ospedale di Piove di Sacco e che ha riscaldato animo e cuore dei presenti alla giornata.

Gli animatori coinvolti, che hanno fatto servizio ai tavoli, sono rimasti entusiasti: «Abbiamo pensato di inserire questa proposta all'interno di un percorso in cui ci avvicinavamo al tema della diversità, partendo dai pregiudizi che ci bloccano tra noi, per renderci conto di quanto in realtà siamo simili e viviamo emozioni, esperienze che ci toccano tutti allo stesso modo – spiegano – Così non ci siamo sorpresi quando una delle parole emerse alla fine del pranzo sia stata normalità!».

Esperienza positiva anche per il presidente dei Volontari del sorriso Andrea Teso: «La collaborazione sperimentata quest'anno va nel senso auspicato dall'associazione, che come dice il nome punta al sorriso che vorremmo fosse della persona diversamente abile, mettendo l’accento sulle capacità da valorizzare piuttosto che sulla presenza di disabilità, e anche dei loro familiari, trovando un gruppo accogliente all’interno del quale stare insieme e divertirsi, non solo tra noi ma anche come parte di tutta la comunità».

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