Catechesi e formazione. È tempo di un passo “oltre il fare”

Formazione. Ogni anno l’ufficio diocesano offre un ricco “pacchetto” di proposte per crescere da cristiani nel proprio servizio. Coltiviamo il sogno di équipe zonali che curino la formazione attingendo da chi è già formato. Essere pronti non è una questione di quantità, ma di qualità

Catechesi e formazione. È tempo di un passo “oltre il fare”

Ci si forma, leggendo, cercando sul web, chiedendo all’esperto, aggiungendo spunte ai corsi fatti... e non è mai abbastanza, manca sempre qualcosa, o forse Qualcuno. Da almeno dodici anni, l’Ufficio per l’annuncio e la catechesi offre una grande quantità e varietà di formazione. Ricordate i corsi “Sei, sai, fai, vai, dai” e quelli frutto dell’esperienza di Siusi (su Credo, comandamenti, sacramenti, Padre nostro)? I corsi di metodologia, sulla danza, il cinema, il teatro, l’arte e la comunicazione? Alcuni hanno visto la collaborazione degli uffici diocesani per la liturgia, la famiglia, la missione, l’ecumenismo, i giovani, la Caritas, l’Azione cattolica.

Ogni anno un dépliant, un titolo accattivante legato agli orientamenti pastorali, la possibilità di scelta, tenendo conto di zone, orari e richieste particolari. Anche il cammino di iniziazione cristiana è stato sostenuto dai corsi base per catechisti, accompagnatori ed educatori, con gli approfondimenti su Vangelo, Sacra Scrittura, eucaristia. Siamo pronti? Chissà quanti di voi, in questa carrellata, hanno ricordato un momento significativo per la loro crescita umana, di arricchimento per il servizio in parrocchia. Chissà quanto attingete ancora dai lavori di gruppo e dalle riflessioni. Quante storie e quante relazioni intessute grazie al prezioso aiuto delle equipe diocesane. Chissà se il ricordo di qualcuno di loro è ancora in voi: sono persone che hanno attinto dalla loro formazione, mettendo insieme sensibilità e competenze, credendo nell’importanza di condividere quanto sperimentato.

Le tre dimensioni presentate nel capitolo quarto del Direttorio per la catechesi – cura della formazione personale, come sapere e come saper fare – sono alla base dei nostri percorsi, anche se, in questi ultimi anni, l’attenzione al “fare” sembra quella più sentita, come se un catechista dovesse rispondere a una prestazione, un atto da compiere. Come avere cura personalmente e insieme della dimensione spirituale, di quell’essere chiamati a rispondere a un servizio così come uno è, senza dover acquisire super poteri, metodologie che affannano, schede che poi rimangono in un quaderno? Perché invece di sentirsi mancanti, non ci si ferma a elaborare ciò che si ha, a mettere in comunione i propri talenti, a scegliere la formazione non per fare qualcosa, ma per essere qualcuno?

A volte basta chiedersi di cosa hanno veramente bisogno i ragazzi e gli adulti che incontriamo, non come contenitori da riempire, ma come doni da accogliere, fili preziosi con cui intessere affetto e amicizia che durano nel tempo. Quest’anno, la nostra scelta di dedicare attenzione alle equipe, ai coordinatori vicariali e referenti parrocchiali è nata riflettendo su quanto fatto: basta per essere pronti? Sentiamo che è il momento di compiere, insieme, un passo “oltre il fare”, puntando al proprio essere. Coltiviamo il sogno di creare equipe zonali che curino la formazione attingendo da chi è già formato. Essere pronti non è questione di quantità, ma di qualità.

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