Catechesi. Cercatori fiduciosi di spiragli di luce. Cogliamo l'opportunità

I catechisti oggi. In questo tempo difficile, in cui le chiese sono sempre più vuote, come aiutarci reciprocamente e rimotivarci per ripartire con slancio? Cogliamo l’opportunità di costruire qualcosa di nuovo e bello con chi ancora sente forte il desiderio di donare e condividere con le nuove generazioni la Buona Notizia

Catechesi. Cercatori fiduciosi di spiragli di luce. Cogliamo l'opportunità

Parafrasando una riflessione della teologa Stella Morra, vorrei guardare al ruolo del “catechista oggi” provando ad allargare l’orizzonte. Come l’acqua ritirandosi, durante la bassa marea, lascia affiorare tutto ciò che è sul fondale – detriti, rifiuti... ma anche tesori nascosti – così questa difficile epoca storica ha fatto emergere tante fragilità del nostro essere Chiesa, portando nel contempo alla luce tante perle preziose. Tutti abbiamo notato le nostre chiese sempre più vuote, famiglie sempre più assenti, bambini sempre più impegnati in svariate attività (tra le quali, forse, si inserisce anche la catechesi), vocazioni sacerdotali in netto calo a scapito di sacerdoti sempre più anziani, catechisti in diminuzione... Vogliamo guardare a tutte le ferite che la secolarizzazione – e non ultimo il Covid – ha inferto alle nostre realtà per scorgere in esse delle feritoie attraverso le quali lasciar filtrare spiragli di luce. Quando incontriamo i “coraggiosi catechisti superstiti” non possiamo fare a meno di notare il grande bisogno di confronto che li anima, il grande desiderio di riaccendere quella fiamma che, nonostante tutto, arde in loro. Come aiutarci reciprocamente e rimotivarci per ripartire con slancio? Forse si tratta di dare concretezza alla parola “opportunità”. Là dove tutti vedono catechisti stanchi e demotivati, noi vogliamo scorgere l’opportunità di costruire qualcosa di nuovo e bello con chi ancora sente forte in cuore il desiderio di donare e condividere con le nuove generazioni la Buona Notizia. Sempre più si fa strada l’idea di fare rete con coloro che, a vario titolo, operano insieme ai bambini e ai ragazzi: animatori, allenatori... Là dove tutti evidenziano la fatica di riuscire a ritagliare tempi da dedicare a se stessi, noi vogliamo scorgere l’opportunità di gioire di quei momenti formativi, di riflessione e di preghiera, offerti dalla Diocesi, ai quali riusciamo a partecipare. Là dove tutti vedono preti anziani e affaticati, noi vogliamo scorgere una maggiore opportunità di collaborazione tra presbiteri e laici, dove figure nuove di coordinatori della catechesi possano essere veri e propri leader capaci di creare armonia e tessere relazioni costruttive. Là dove tutti puntano il dito verso le famiglie sempre più assenti, i bambini sempre più distratti e demotivati, noi vogliamo scorgere l’opportunità di domandarci cosa possiamo fare concretamente per:

  • accogliere a braccia aperte le famiglie che ancora vengono in parrocchia;
  • intraprendere con loro un cammino significativo sulla strada del Vangelo;
  • raggiungere con una parola buona le altre famiglie là dove sono, entrando in punta di piedi e senza giudizio nelle loro situazioni famigliari spesso complesse. Il catechista oggi, più che mai, credo debba essere una persona di dialogo, una persona che anzitutto dialoga col Padre per poi avere a disposizione parole più opportune per dialogare con tutti.

Nives Gribaudo
incaricata diocesana per la catechesi della Diocesi di Cuneo e Fossano

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