Centro Antonianum. L'alleanza come relazione con Dio. Verso una fede più consapevole

Stanno per prendere il via al centro Antonianum di Prato della Valle diverse attività rivolte ad approfondire la comprensione della vita cristiana a partire dalle scritture e alla ricerca di una propria strada interiore alla preghiera. 

Centro Antonianum. L'alleanza come relazione con Dio. Verso una fede più consapevole

L’esperienza dell’alleanza come relazione con Dio, a partire dall’Antico testamento fino alla comunione in Gesù Cristo. È questo il tema scelto dal centro Antonianum di Prato della Valle per le attività dell’anno 2019-20, che stanno per prendere il via in questi giorni.

Il tema sarà approfondito a partire dal vangelo di Giovanni con le lectio, tenute da padre Guido Bertagna, superiore della comunità dei gesuiti, e i ritiri spirituali, guidati padre Sergio Bastianel, direttore del centro, che si terranno nella terza domenica del mese a partire dal 18 ottobre. Il tema sarà ripreso anche negli esercizi serali di Quaresima, dal 2 al 6 marzo, e nel Triduo pasquale, dall’8 all’11 aprile, dedicato in particolare al compimento dell’alleanza in Gesù Cristo. All’alleanza nel vangelo di Giovanni saranno dedicati due anni (dei quali questo è il primo).

Queste, come le altre iniziative proposte dal centro Antonianum, sono un’espressione di quelle attività “formative, religiose, culturali, sociali, assistenziali e sportive utili alla costruzione di una società civile” (come si legge nello statuto) che questa realtà, trasversale e transparrocchiale, svolge fin dalla sua fondazione. «Gli accenti che caratterizzano queste attività – spiega padre Bastianel, per trent’anni professore di teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana – sono due, collegati tra loro. Un aiuto nella ricerca di una propria vita interiore di preghiera, secondo il metodo ignaziano, e una comprensione riflessa dell’esistenza cristiana che offra, attraverso la conoscenza della scrittura, gli strumenti per capirne le ragioni e il fondamento».

Si colloca in questa prospettiva anche il ciclo di sette incontri di due ore (dalle 18 alle 20) a partire da venerdì 18 ottobre sulla lettera di Giacomo. «Un testo breve, caratterizzato da un linguaggio molto immediato riferito alla vita concreta, quindi di facile comprensione», osserva padre Bastianel. Il percorso sarà riproposto anche a marzo. Nell’ottica di una teologia per vivere, vengono riproposti i due seminari “Coscienza, onestà fede cristiana” (sei incontri a partire dal 25 ottobre) e “Preghiera e vita cristiana” (sempre sei incontri, ma da febbraio a maggio). L'idea dell’alleanza nell’insegnamento sociale della chiesa sarà invece al centro del ciclo di conferenze “Da credenti nella storia”, nel mese di maggio.

I diversi percorsi si rifanno a una precisa considerazione: «Sono veneto – sottolinea padre Bastianel – e ho l’impressione che in Veneto abbiamo oggi una presenza di cultura cattolica poco cristiana, poco consapevole delle proprie radici. Ci sono cattolici per i quali i tratti fondamentali del Vangelo possono essere ritenuti secondari. Avvertivo però un’stanza di aiuto a riandare alle fonti della tradizione cristiana, e l’attenzione che ho riscontrato mi induce a credere che certi fenomeni siano ancora relativi».

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