Conca in Thiene. Croce che germoglia nel vita dei ragazzi
I ragazzi del nostro gruppo sono 52 e, in tempi di Covid, nulla è semplice. In settembre e ottobre abbiamo invitato i ragazzi e le loro famiglie alla messa di alcune domeniche. Bello, sono tanti e partecipano. Si ricomincia a vivere la gioia dell’incontro, dell’ascolto della Parola di Dio, della condivisione.
Il gruppo ha vissuto un percorso fatto di incontri in presenza, on line, con video, schede portate a casa... come possiamo far sperimentare loro che Gesù li ama da sempre? Un Gesù crocifisso non è molto distante? E se quella croce la costruissimo con loro, li potrebbe aiutare? Dai pensiamoci, beviamo il caffè insieme! «Io a casa ho provato a fare questa croce, che ne dite? Bella, ma come farla diventare un segno di festa, di rinascita, anziché di sofferenza? Sabato portiamo tutto quello che serve». Con che entusiasmo i ragazzi hanno lavorato e sono riusciti a impreziosire quei semplici pezzi di legno. Il messaggio per tutti in chiesa è stato chiaro: nella vita il freddo, il buio, la fatica proteggono le nostre gemme. È adesso il nostro tempo, la nostra primavera: possiamo riprendere a germogliare. La domenica sull’altare, insieme ai crocefissi che la comunità ha donato il giorno della celebrazione del sacramento, c’erano anche le croci fatte dai ragazzi. I genitori le hanno ricevute dalle mani del parroco, e affidate alle mani tese dei loro figli. L’emozione si è respirata. Gesù è presente nella nostra vita. Se gli lasciamo spazio anche le nostre gemme fioriranno e porteranno frutti. Gli incontri sono pochi, per questo diventano ancora più preziosi; a noi catechisti e accompagnatori il compito di prepararli con attenzione e semplicità perché il cammino di iniziazione resti un’esperienza di amicizia, di vita e di fede.
Maria Rita Bonato, Luisa Pesavento e Lucia Tommasin catechiste