Crocifisso. Attorno alla croce. Comunità in festa dal 14 al 25 settembre

«Vogliamo sottolineare – afferma il parroco, padre Mauro Pizzighini (dehoniano) – che le comunità cristiane, e in particolare la nostra, hanno bisogno di trasformare la vita fatta di relazioni spesso “fredde” in rapporti dove c’è la “festa” nell’incontrarsi, simboleggiate dall’acqua trasformata in vino. Sta a noi accogliere e accettare il segno che Gesù pone, è lui il “vino” della gioia e della speranza per il nostro quartiere». Giornate ricche di fraternità, quindi, che traggono il loro stile dalla festività liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce. Per l’occasione, nella serata del 14 settembre verranno celebrate dai padri della comunità dehoniana a cui è affidata la parrocchia e dal benedettino don Federico Lauretta (assistente del gruppo scout e parroco di Santa Giustina) cinque celebrazioni eucaristiche: una presso la Scuola missionaria e quattro nelle case di altrettante famiglie della comunità.

«Si tratta di un'iniziativa nata lo scorso anno. Come comunità pensiamo che l’eucaristia vada celebrata anche presso le mura domestiche per essere effettivamente “parrocchia missionaria”» sottolinea il parroco. La comunità del Crocifisso nel tempo ha cercato di essere sempre più vicina alle famiglie e alle diverse “solitudini” presenti nel territorio, anche con la celebrazione eucaristica attraverso la diretta streaming e altre proposte. Dopo la giornata del 14, tra le altre iniziative ci sarà un momento di riflessione sul tema scelto (nell'ambito della processione per le vie del quartiere, il 16 settembre alle 20.30, con l’intervento di Francesco Simoni, presidente dell'Azione cattolica di Padova), una serata sul Sinodo diocesano (che sarà il 21 settembre alle 20.45 in chiesa e interverrà don Daniele Longato, direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazione sociali, su “Chi sei e dove ci porterai?”), il pranzo comunitario (di domenica 18 settembre) e altro ancora. «La finalità di questi giorni – conclude padre Mauro Pizzighini – è quella di rilanciare un vero e proprio senso di appartenenza attorno alla Croce di Cristo, segno della nostra identità comunitaria, attingendo fiducia, speranza e coraggio per affrontare il momento faticoso che stiamo vivendo. È dal simbolo cristiano per eccellenza poi che possiamo trarre ispirazione per evangelizzare, arrivando soprattutto ai giovani (che sono distanti), alle famiglie (con particolare attenzione a quelle fragili) e in generale alle persone del nostro quartiere».