Cronache dal Sinodo diocesano: una spinta al cambiamento

Diario di bordo/4 Cambio di rotta, per l’Assemblea, che si è trovata di fronte a un dato inequivocabile: 24 su 26 gruppi di lavoro hanno dato priorità alla stessa proposta di cambiamento. E ora?

Cronache dal Sinodo diocesano: una spinta al cambiamento

Domenica 21 maggio l’Assemblea sinodale ha vissuto il quarto incontro, sperimentando concretamente cosa significhi abitare nel processo sinodale. Vivere il Sinodo, infatti, può significare anche sperimentare un cambio di rotta, accettare un imprevisto creativo foriero di novità. Così, i membri dell’Assemblea sono stati chiamati a rivedere il programma delle sedute fino a giugno. Tutto è nato dalle scelte delle proposte da parte dei gruppi del precedente incontro. I dati hanno avuto una rilevanza significativa. Non si poteva pensare di procedere come se niente fosse successo. La Presidenza ha mostrato i numeri delle proposte scelte ed è emerso che la n. 17 – “Individuare e formare persone ai ministeri battesimali” – è stata selezionata da 24 gruppi di lavoro su 26 e da 153 su 366 membri dell’Assemblea. Dare valore a una convergenza così importante, ha significato cogliere i segni dello Spirito e decidere di trasformare gli obiettivi e le modalità di lavoro, accettando che un risultato così inaspettato diventi occasione di rinnovamento e possibilità creativa. Il nuovo stile di lavoro proposto, dunque, ha permesso di interrogarsi su cosa significhi la proposta dei ministeri battesimali, come la si debba declinare, chi abbia il compito di decidere ambiti e ministeri stessi, quale formazione dare ai battezzati per vivere questo tipo di servizio e come collegarla con le altre proposte espresse dalla votazione dell’incontro precedente. L’Assemblea si è mossa mettendo al centro del lavoro l’idea che tutti i battezzati diventino in qualche modo ministri, così com’era nelle prime comunità, questo può rivelarsi una potente leva di cambiamento per ogni comunità della Chiesa di Padova. Il vescovo Claudio ha ribadito che sta proprio nella storia della nostra Chiesa il cammino verso un nuovo protagonismo dei battezzati, sollecitato anche dalla situazione contingente, con una grossa potenzialità di apertura verso nuove prospettive. Per cambiare bisogna individuare le proprie radici all’interno di una storia, conoscere e riconoscere il proprio volto e le proprie potenzialità. Dati demografici mostrano che nel 2022 il clero della Diocesi di Padova contava 586 presbiteri totali, mentre le proiezioni ci dicono che nel 2040 il numero di quelli operativi calerà a 151. Come ci si regolerà, quindi? Quali saranno le priorità? Quanti preti per ciascun abitante? I numeri, invece, dei laici che si impegnano nelle parrocchie diocesane, sono stabili, se non in aumento: si parla di migliaia di persone che dedicano tempo, carismi, disponibilità a servire la propria comunità. Queste persone sono già rappresentative di una futura ministerialità, che non si sostituirà alla comunità, ma ne darà il senso, il sostegno; la incoraggerà. Si tratta, per il vescovo Claudio, di farsi sostenere da due colonne: la relazione fraterna come contesto privilegiato per vivere la fede e il giorno della domenica, come festa del Signore per celebrare insieme l’Eucarestia. È importante coltivare la dimensione fraterna, umana e cristiana della parrocchia perché solo così ci si può sentire inseriti in una dimensione sempre più ampia di condivisione e solidarietà. È, questa, una Chiesa vissuta, esperienziale, non clericale e dogmatica, ma missionaria, aperta, dove tutti, e in particolare chi soffre o vive nell’ingiustizia, possa trovare conforto e accoglienza, la grazia dello Spirito, incarnata in un sorriso fraterno. La proposta n.17 è dunque una leva di cambiamento per la Chiesa di Padova?L’Assemblea sinodale lo ribadisce e sperimenta, nella disponibilità a cambiare piani, la capacità di aprirsi a questa trasformazione, che fa rima con relazione, animazione e, soprattutto, collaborazione.

Il racconto degli incontri dell’Assemblea

Il racconto del lavoro dell’Assemblea sinodale continua. Un “diario di bordo” che trovate sulle pagine della Difesa e sul
sito del Sinodo: viene pubblicato all’indomani di ciascuna delle sessioni sinodali per condividere con tutta la Diocesi come si sta muovendo il Sinodo... accompagnato dal soffio del vento dello Spirito.

Viviana Ranzato
Membro dell’Assemblea Sinodale

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