Cucine economiche popolari, nuova sede nel 2026

Le Cucine economiche popolari confermano lo spostamento nei prossimi anni nella vicina area del Tempio della Pace. Ora è prevista la fase dell’ascolto per immaginare il domani insieme agli ospiti

Cucine economiche popolari, nuova sede nel 2026

S iamo solo alle fasi preliminari, ma le Cucine economiche popolari (Cep) guardano al futuro, che non è poi così lontano: entro primavera 2026 si trasferiranno in una nuova sede, situata poco distante, negli spazi dell’attuale patronato e canonica del Tempio della Pace, in via Niccolò Tommaseo. La notizia era stata ufficializzata già nell’aprile scorso ed è stata confermata durante la recente presentazione del bilancio sociale 2022 delle Cucine; presenti, tra gli altri, don Luca Facco, presidente della fondazione Nervo Pasini che gestisce le Cep (insieme alle suore elisabettine) e suor Albina Zandonà, la direttrice. «Nel complesso sarà una struttura più ariosa e più adatta rispetto all’attuale – commenta don Luca Facco – Al momento siamo in una fase preliminare, di ascolto degli ospiti; stiamo dedicando questo tempo a raccogliere alcune informazioni da loro, per sapere come immaginano le Cucine di domani. Desideriamo realizzare il vestito più adatto possibile alle persone, al contesto, alla città». Nella nuova area, oltre alla messa in sicurezza e ristrutturazione degli immobili già presenti (canonica e patronato), verrà realizzato un corpo centrale che fungerà da collegamento tra i due edifici. Il trasferimento delle Cucine economiche popolari nella nuova sede verrà realizzato di concerto con il Comune di Padova e con la Soprintendenza dei beni culturali, grazie a fondi provenienti dal Piano nazionale di ripartenza e resilienza (Pnrr). Il progetto è ancora tutto in divenire e prevede di mantenere spazi molto simili agli attuali. La grande sfida che emerge dalle parole dei coordinatori è che le Cep siano sempre più una struttura integrata alla città, come già si impegna a fare chi opera quotidianamente all’interno; sono tante e diversificate le relazioni che la struttura intrattiene: con le istituzioni locali e la Diocesi innanzitutto, ma anche con scuole, università, aziende sanitarie. E poi, con associazioni e cooperative, parrocchie, realtà sociali, aziende private.

Nelle Cucine operano quattordici dipendenti e più di centocinquanta volontari. Gli ospiti, nel 2022, sono stati tremila provenienti da più di ottanta Paesi diversi (Italia compresa). Sono loro il centro del lavoro e del pensiero quotidiano di suor Albina Zandonà. «La nuova sede permetterà, tra le altre cose, anche un miglior accesso alle Cucine e maggiore riservatezza per gli ospiti – sottolinea – Prima di ogni cosa, però, crediamo nell’importanza dell’incontro di chi si rivolge alle Cep, è questo che vi si trova: incontro e compagnia. Noi accogliamo ogni persona e cerchiamo di farlo a tutto tondo, accompagnandola nel trovare la propria strada. A volte, chi è stato ospite qui, torna a distanza di anni per salutarci, raccontarci al sua vita o per portarci aiuto. Chi viene a conoscerci personalmente, spesso cambia idea rispetto all’immagine che aveva di questa realtà».

Don Alberti: ordinazione vescovile il 19 novembre
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Don Giuseppe Alberti, nominato vescovo di Oppido Mamertina - Palmi, verrà ordinato domenica 19 novembre alle 16.30 in Cattedrale a Padova. A imporre le mani saranno il vescovo Claudio Cipolla, il vescovo Francesco Milito (amministratore apostolico di Oppido Mamertina - Palmi) e il vescovo emerito di Padova, mons. Antonio Mattiazzo. L’ingresso nella sua Diocesi avverrà il 10 dicembre.

Nuova immagine dopo gli eventi per l’anniversario

La sequenza degli otto eventi pubblici per i 140 anni di vita e di storia delle Cep (realizzati tra settembre 2022 e marzo 2023) ha permesso a molti partecipanti di conoscere più da vicino questa struttura, regalandole anche un’immagine nuova, positiva. Si è rafforzata l’idea che le Cucine siano realmente utili, aperte, inclusive. È quanto emerso dai dati raccolti con un questionario al termine degli incontri.

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