Cucine popolari. Docce, lavanderia, guardaroba: per prendersi cura della persona a tutto tondo

Docce, lavanderia, guardaroba. Tre servizi attivati negli anni Ottanta, quando già da un secolo le Cucine garantivano la mensa ogni giorno

Cucine popolari. Docce, lavanderia, guardaroba: per prendersi cura della persona a tutto tondo

Negli anni Ottanta, quando già da un secolo garantivano il servizio mensa quotidiano alle persone in difficoltà, le Cucine economiche popolari avvertirono l’esigenza di offrire ai loro ospiti altri servizi, come le docce e il vestiario, parte di quel prendersi cura della persona che costituisce il loro modello attuale. Tali servizi divennero più strutturati in seguito all’intervento di ristrutturazione e ampliamento della sede di via Tommaseo, nel 1991. Nel servizio docce gli ospiti possono lavarsi, farsi la barba e tagliarsi i capelli (in autonomia). Un operatore gestisce gli ingressi e un altro si occupa di far trovare gli spazi puliti e dotati di sapone e asciugamano. Il servizio, per il quale è richiesto un contributo di 60 centesimi, è attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 10.30. Nel 2021 sono state effettuare 2.696 docce a 297 persone, l’87 per cento delle quali di sesso maschile.

Per gli ospiti che non hanno la possibilità di lavare i propri vestiti esiste un servizio ad hoc – gratuito, attivo una volta a settimana, previa registrazione – dove ciascuno può lasciare i propri indumenti, che verranno riconsegnati asciutti e ben ripiegati nelle ore successive. Nel guardaroba ogni cosa è divisa ordinatamente per modello, genere, taglia, colore. Le due o tre volontarie che se ne occupano seguono gli ospiti nella scelta degli indumenti più adatti loro, in base alle esigenze e al gusto personale: pantaloni, T-shirt, maglioni, scarpe e accessori, derivanti dalla generosità delle persone e delle aziende del territorio. Al servizio si accede una volta ogni quindici giorni, previa prenotazione.

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