Direttorio per la catechesi. Tra continuità e rinnovamento

Il Direttorio per la catechesi. La terza edizione, approvata da papa Francesco a marzo 2020, sarà occasione di approfondimento in queste pagine. Al cuore del Direttorio c’è una catechesi in uscita, che ascolta, dialoga, annuncia, condivide, attrae, esprime una Chiesa vicina agli uomini di oggi

Direttorio per la catechesi. Tra continuità e rinnovamento

Riprendere, interrompere, fissare e verificare il percorso diocesano di iniziazione cristiana risveglia il desiderio di considerare i punti fermi e le provocazioni che offre il Direttorio per la catechesi nella sua terza edizione approvata da papa Francesco il 23 marzo 2020. Interessante è il lavoro che ognuno dei tre documenti testimonia intorno alla catechesi in questi cinquant’anni. Il primo Direttorio catechistico generale, approvato nel 1971 da san Paolo VI, nasceva dai fermenti del Concilio Vaticano II. Il secondo Direttorio generale per la catechesi con san Giovanni Paolo II nel 1997 segue varie esortazioni apostoliche e raccoglie il lavoro del Sinodo del 1985 per proporre un testo catechistico universale alle soglie del terzo millennio, dove già si evidenziava il criterio iniziatico della catechesi e la sua ispirazione catecumenale. Questi due Direttori sono stati fondamentali per rinnovare la metodologia e l’istanza pedagogica.

Inoltre hanno permesso di ricentrare la catechesi in riferimento alla comunità cristiana e alla dinamica della fede che si rinnova costantemente avvolgendo di luce nuova la verità che la Chiesa trasmette e che ha al centro Cristo morto e risorto. Perché un terzo Direttorio? Per leggere, con linguaggio conciliare i “segni dei tempi” soprattutto legati all’inculturazione e alla cultura digitale. Questo per il versante culturale. Sul versante teologico, sia nel Sinodo del 2012 sulla nuova evangelizzazione che sfocia nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, sia in occasione del 25° anniversario del Catechismo della Chiesa Cattolica si ribadisce l’impegno della Chiesa di avvicinare uomini e donne di oggi all’evangelizzazione che ha come fondamento l’amore di nostro Signore. “Speciale catechesi” nell’anno pastorale
che inizia, approfondirà e accompagnerà quanto il Direttorio propone.

Nella missione evangelizzatrice che il Direttorio affida alla Chiesa, trova spazio importante una catechesi che abbia come contenuto e maestro Gesù che rivela il grande amore del padre e la bellezza di amare perché siamo stati amati. Il Direttorio mette al centro il Kerigma, è il “primo annuncio”. Nella realtà odierna, l’opportunità si fa sfida che porta al mondo il Vangelo, come rinnovamento culturale, accompagnandone la crescita secondo uno stile di vita che si riferisce al suo messaggio d’amore, di misericordia e di salvezza. La Parola trova espressione nel suo rapporto con la liturgia e il rinnovamento dei segni liturgici dell’iniziazione cristiana, con la carità come vita nuova che viene dal battesimo. L’amore di Gesù, attraverso lo Spirito Santo e la vicinanza di Dio che parla agli uomini nell’incarnazione, si fanno gradualmente iniziazione mistagogica nella comunità e nella quotidianità. Il cammino è quello di un rinnovamento culturale e pastorale, di una catechesi in uscita che ascolta, dialoga, annuncia, condivide, attrae, esprime una Chiesa vicina agli uomini di oggi.

Rosangela Roson e Isabella Tiveron
del Gruppo di Lavoro si "Speciale Catechesi"

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