Facoltà teologica del Triveneto. Sul piano scientifico e della ricerca, la collaborazione è all’ordine del giorno

In aula magna Galilei, a palazzo Bo, uno dei quattro medaglioni su altrettanti personaggi di spicco della storia dell’ateneo raffigura il card. Zabarella. Per tutta la durata della Repubblica di Venezia furono i vescovi di Padova, in qualità di cancellieri, a conferire le lauree, da qui il celebre episodio che vide insieme san Gregorio Barbarigo ed Elena Cornaro Piscopia.

Facoltà teologica del Triveneto. Sul piano scientifico e della ricerca, la collaborazione è all’ordine del giorno

Eppure dal 1873, avvento del Regno d’Italia, l’Università di Padova non ha più una facoltà di teologia: «Frutto del poco investimento della Chiesa, che in quegli anni aveva privilegiato gli studi interni ai seminari e del clima anticlericale sorto durante il Conflitto romano subito dopo la breccia di Porta Pia», commenta don Andrea Toniolo, preside della Facoltà teologica del Triveneto che a Padova ha sede la principale. Oggi in Italia nessuna facoltà teologica fuori Roma si trova in un’università, ma le relazioni anche su base scientifica sono solide, come riconda don Toniolo nel suo editoriale nell’ultimo numero di Studia Patavina (rivista nata proprio dalla collaborazione con l’università, come pure l’Istituto di storia ecclesiastica). Da dieci anni a Padova esiste una convenzione che permette a studenti dell’università di seguire corsi e acquisire crediti formativi alla Fttr e viceversa, previste anche collaborazioni tra docenti e organizzazioni di eventi e seminari. Particolarmente seguita la proposta formativa per insegnanti delle scuole secondarie su scienza e fede che da anni vede facoltà teologica e dipartimento di astronomia collaborare fruttuosamente.

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