Festa di san Leopoldo venerdì 12 maggio. Affetto per il santo confessore

Festa di san Leopoldo. Sarà animata, venerdì 12 maggio, dal vicariato di Monselice. I sindaci dei dodici Comuni doneranno l’olio per la lampada votiva della riconciliazione posta sulla tomba del santo

Festa di san Leopoldo venerdì 12 maggio. Affetto per il santo confessore

Sarà il vicariato di Monselice ad animare quest’anno la festa di san Leopoldo, il 12 maggio: l’olio per la lampada votiva della riconciliazione, che resterà sempre accesa sopra la tomba del santo, infatti sarà offerto dai sindaci dei comuni di Monselice, Arquà Petrarca, Boara Pisani, Barbona, Granze, Pozzonovo, Pernumia, San Pietro Viminario, Sant’Elena, Solesino, Stanghella, Vescovana, sottolineando così l’importanza della collaborazione tra le realtà laiche e religiose.
La celebrazione eucaristia principale è alle 19, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Sacro collegio dei cardinali: durante la messa i sindaci offriranno l’olio per la lampada votiva della riconciliazione e l’animazione del canto è affidata alla corale del vicariato. Le messe ci sono però fin dal primo mattino: alle 7, presieduta da mons. Giovanni Brusegan; alle 8.30 da don Egidio Chelin, parroco a Santa Croce in Padova; alle 10 dal rettore della basilica del Santo, padre Antonio Ramina; alle 11.30 da don Giulio Pagnoni, abate di Santa Giustina, con don Federico Lauretta e don Antonio Oriente; alle 16, da padre Mario Favretto, rettore della basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza; alle 17 presiederà il ministro provinciale dei Cappuccini del Triveneto, padre Alessandro Carollo. «Stiamo notando già da fine anno – sottolinea padre Flaviano Gusella, il rettore del santuario – un ritorno di devoti e pellegrini, anche stranieri, dopo gli anni di crisi legati alla pandemia. Sono tornate anche le parrocchie, le famiglie, i genitori dei ragazzi dei percorsi di iniziazione cristiana che vengono qui per conoscere un testimone eccezionale della riconciliazione». A questi si aggiungono anche le persone malate di tumore che si accostano a san Leopoldo, che dal gennaio 2020 ne è il protettore, per una preghiera personale o comunitaria. «L’affetto nei confronti di san Leopoldo – continua il rettore – non è mai mancato. Quest’anno inoltre celebriamo i quarant’anni della canonizzazione ed è un motivo in più per ricordare questa figura e la sua fedeltà eroica al confessionale. Accoglieva le persone e le ascoltava al di là della confessione dei peccati: san Leopoldo si prendeva a cuore le problematiche della vita lavorativa e familiare. Non era chiuso nel confessionale, ma apriva spazi al di fuori della chiesa». Un’apertura e un’attenzione sociale che nel santuario padovano si fa concreta attraverso il servizio mensa aperto tutti giorni, tranne la domenica: vi accedono una
sessantina di persone, accolte dai tanti volontari. I festeggiamenti si concludono, come di consueto, con un omaggio musicale a san Leopoldo da parte dell’Orchestra di Padova e del Veneto, il 16 maggio alle 20.45; il 20 e 21 maggio, poi, anche la comunità croata si incontrerà al santuario per un momento di preghiera. Invece i quarant’anni di canonizzazione saranno ricordati in ottobre con una celebrazione.

Veglia vocazionale diocesana: lunedì 8 in Cattedrale
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“Un meraviglioso poliedro di vocazioni” è il titolo della veglia vocazionale diocesana – con il vescovo Claudio – in programma lunedì 8 maggio alle 20.30 in Cattedrale. Sono invitati, in particolare, i giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. Il vescovo impartirà loro la “benedizione del pellegrino”.

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