Fossaragna. «È importante che le persone accolte sentano sempre il calore di una comunità»

Fossaragna. La parrocchia ha deciso di accogliere in canonica, in collaborazione con i Comuni dell’up e in convenzione con l’associazione Sine modo di Olmo di Tribano, persone in condizione di disagio

Fossaragna. «È importante che le persone accolte sentano sempre il calore di una comunità»

Ripensare all’utilizzo delle canoniche non più abitate, come luoghi per accoglienza temporanea di persone in difficoltà. Se ne parla da tempo in Diocesi di Padova, a Fossaragna ora è una realtà. La parrocchia, che fa parte dell’unità pastorale che comprende anche Arre, Arzercavalli, Candiana e Pontecasale, è arrivata alla decisione dopo un periodo di discernimento e di maturazione in consiglio pastorale. «Avevamo dato in uso ad alcune cooperative la canonica per qualche tempo – spiega il parroco, don Leopoldo Zanon – Poi abbiamo maturato la convinzione che quegli spazi parrocchiali potessero essere messi a frutto anche per il nostro territorio, collaborando con le istituzioni». L’unità pastorale copre infatti quattro Comuni: Arre, Bovolenta, Candiana e Terrassa Padovana. Da una buona intesa con i sindaci e le assistenti sociali delle quattro municipalità, per il tramite della parrocchia, è stata stipulata una convenzione con l’associazione Sine Modo di Olmo di Tribano, che ha una sperimentata presenza di progettualità rivolta alle persone che, ad esempio, rientrano in società dopo un periodo di detenzione. «Con Sine Modo abbiamo un contratto di comodato di uso gratuito fino a fine 2023, rinnovabile, per dare ospitalità temporanea a persone che si trovano in difficoltà e che ci vengono segnalate anche attraverso i Servizi sociali dei quattro Comuni» aggiunge don Zanon. Il progetto pensato dall’unità pastorale è stato ritenuto meritevole di essere sostenuto economicamente dalla Fondazione Cariparo: «È un contributo importante per sostenere le spese di gestione degli spazi, pagamento delle utenze e pulizie, ad esempio, dato che non applichiamo una tariffa, anche se qualche preoccupazione c’è legata agli aumenti del costo delle bollette, che il progetto approvato non considerava». Il consiglio pastorale, insieme ai sacerdoti dell’unità pastorale, nella scelta di dare nuova vita alla canonica di Fossaragna ha puntato molto anche sul coinvolgimento dei parrocchiani, che si affiancano alla professionalità fornita dall’associazione Sine Modo attraverso educatori professionali e psicologi. «Fondamentale sarà la presenza dei volontari, che quotidianamente si alterneranno per visitare e seguire le persone durante il loro soggiorno nella canonica di Fossaragna – sottolinea Fabio Beraldin, presidente di Sine Modo – Finora ne abbiamo individuati 14 tra le diverse parrocchie dell’up». Per don Leopoldo Zanon dunque «è importante che le persone che saranno presenti in questo spazio sentano sempre il calore di una comunità che sa accogliere, comprendere, aiutare, senza giudicare, così da poter gradualmente riprendere il loro ruolo nella società».

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