Giornata mondiale della gioventù. Oltre mille pellegrini in vista della Gmg di Lisbona
Giornata mondiale della gioventù. Dal 24 luglio i padovani sbarcheranno in Portogallo. Chi per il viaggio lungo, che prevede il gemellaggio con la Diocesi di Porto, e chi per il viaggio corto. Intanto si scaldano i motori...
La sorpresa c’è ed è tutta positiva. La Giornata mondiale della gioventù di Lisbona – in programma dall’1 al 6 agosto – vedrà la presenza di una vasta rappresentanza padovana, che già oggi supera le 1.100 iscrizioni. Non poteva che essere altrimenti, considerando il legame tra le due città nella figura di sant’Antonio. Ma non solo. La sorpresa, prima di tutto. “Inventate” da san Giovanni Paolo II, le Giornate mondiali della gioventù – ormai nel gergo Gmg – si svolgono ogni anno a livello diocesano. Circa ogni tre anni, però, la Gmg si trasforma in quel grande raduno mondiale in cui milioni di giovani si stringono attorno al papa. Sebbene poi le grandi partite della vita si giochino nella quotidianità, da quarant’anni a questa parte molti hanno visto in una Gmg l’esperienza “forte” per orientarsi nel cammino di fede, compiere le grandi scelte, chiarire un’intuizione vocazionale. «Fino all’anno scorso – racconta Giorgio Pusceddu dell’ufficio diocesano di Pastorale dei giovani – vedevamo alla Gmg di Lisbona con scetticismo». I motivi? Ben sette anni dalla Gmg di Cracovia del 2016 – un tempo lunghissimo e una “platea” di giovani completamente diversa – e, in mezzo, pure la pandemia. Eppure, le iscrizioni continuano a fioccare: «È come se ci fosse un enorme desiderio di entrare in questo evento, oltre il vuoto di questi anni – ammette Pusceddu – non ci aspettavamo proprio questi numeri». Sono 600 i giovani pellegrini già iscritti per il viaggio in aereo; quello in pullman – per il quale le iscrizioni sono aperte fino al 10 marzo – vede al momento attuale 350 partecipanti per il viaggio corto – dal 30 luglio all’8 agosto – e 150 per il viaggio lungo, che prende il via il 24 luglio con un gemellaggio tra i giovani di Padova e quelli della Diocesi di Porto, a nord di Lisbona. Rispetto alle scorse Gmg europee – Roma 2000, Colonia 2005, Madrid 2011 e Cracovia 2016 – Padova porterà solo pellegrini maggiorenni. Guardando al Triveneto gli iscritti finora sono tremila, ma si tratta di dati parziali: all’appello mancano i numeri di una Diocesi grande come Verona. Invece, dal mondo, si viaggio sul mezzo milione. Ma sarà un evento solo fine a se stesso? «Ci siamo accorti – evidenzia Giorgio Pusceddu – che le Gmg diventano occasioni in cui si generano, si curano e si rafforzano le relazioni. E le relazioni sono la trama su cui poi si progetta e si realizza la pastorale. Vedere questo movimento ci fa essere fiduciosi e ci fa ben sperare non solo per la Gmg di Lisbona, ma anche per quello che verrà dopo». Ora, però, non ci si adagia sugli allori in attesa della partenza per la capitale portoghese: «Questo è il tempo per la preparazione. Nei gruppi del territorio diocesano si sta iniziando a lavorare sullo stile di quei giorni, con un “abc” spirituale utile per viverli al meglio».
Appuntamenti per avvicinarsi alla Gmg
L’organizzazione dell’evento, certo, ma i mesi che prevedono la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona vedono per Padova anche un fermento di eventi e incontri. I primi, e i più importanti, avvengono nelle parrocchie e nei vicariati, all’interno dei percorsi dei gruppi. Ci sono però anche appuntamenti diocesani da fissare nell’agenda della “road to Lisbona”. Primo cerchietto rosso su domenica 16 aprile, Missio meeting giovani. «Si darà – spiega Giorgio Pusceddu – uno sguardo missionario ai temi della Gmg». Altro cerchietto rosso è su lunedì 8 maggio, giorno della veglia di preghiera per le vocazioni, nel quale ci sarà ci sarà la benedizione dei pellegrini che partiranno per la Gmg con l’intercessione di sant’Antonio. È in fase di preparazione, poi, per giugno, un evento dedicato a tutti i pellegrini delle diocesi del Triveneto: anche qui il protagonista sant’Antonio, pellegrino da Lisbona a Padova, riferimento di chi farà il percorso inverso.