Giugno antoniano 2022. Gli eventi a Padova verso la festa di Sant'Antonio del 13 giugno

Il Giugno antoniano propone numerosi appuntamenti, tra conferme e novità Gradito il ritorno della processione, il 13 giugno, come prima della pandemia

Giugno antoniano 2022. Gli eventi a Padova verso la festa di Sant'Antonio del 13 giugno

È l’ottavo centenario dalla predica di Forlì di Antonio il filo conduttore del Giugno antoniano 2022. Dopo le due edizioni in tempo di pandemia – nel 2020 dedicata agli 800 anni dalla vocazione francescana di Antonio, l’anno scorso invece agli 800 anni dall’arrivo in Italia e all’incontro con san Francesco – quest’anno il tema centrale è il momento in cui Antonio rivela al mondo la sua dote di predicatore. Nel settembre 1222, infatti, il frate insieme a fra Graziano, il provinciale di Bologna, si reca a Forlì per un’ordinazione sacerdotale. Mancava chi facesse una predica, fra Graziano invita Antonio che per spirito di obbedienza sale sul pulpito e incanta i fedeli con una omelia breve ma densa, semplice, ma maestosa. Questo episodio apre la strada della predicazione di Antonio. La novità principale di questa edizione, però, è sicuramente il ritorno della processione: dopo due anni di restrizioni, finalmente torna in presenza il momento culmine per i fedeli della festa del Santo. Il 13 giugno, infatti, dopo la messa solenne delle 17 presieduta da padre Roberto Brandinelli, ministro provinciale dei frati minori conventuali, ci sarà la processione dei fedeli con la statua del Santo per le vie cittadine (l’organizzazione e il percorso sono in fase di definizione). Altra novità è la rievocazione storica del “transito” che il corpo di Antonio visse il 12 giugno 1231. Quest’anno partirà da Camposampiero, dal santuario della Visione, fino a giungere al santuario dell’Arcella per unirsi in un unico corteo. L’ultima volta che venne fatto in questa forma fu nel 1963 e venne ripreso anche da Ermanno Olmi nel docufilm 700 anni. Domenica 12, inoltre, dall’alba il sagrato della Basilica sarà decorato con l’infiorata dedicata al santo a cura dei maestri infioratori di Fucecchio, Firenze. Il programma poi si articola in diversi appuntamenti culturali, concerti, passeggiate nei chiostri con interventi musicali, celebrazioni religiose e momenti spirituali, visite guidate nei luoghi antoniani (da segnare in agenda la riapertura straordinaria ogni sabato di giugno dell’antico oratorio antoniano di Santa Maria del Pianto detto “dei Colombini” e il 18 la visita guidata sensoriale per persone non vedenti e ipovedenti e loro accompagnatori alla scoperta dei cicli affrescati del 14° secolo di Padova in basilica). Un mese di appuntamenti, dal 24 maggio al 24 giugno. Come ogni anno non manca in basilica, da fine maggio al 12 giugno, la Tredicina di sant’Antonio con pellegrinaggi dalle Diocesi del Veneto. Due gli appuntamenti ormai entrati nella tradizione: quello con Sant’Antonio Casamenteiro, per quanti cercano un senso alla vita, la propria strada, l’anima gemella; e la veglia per i giovani, la “Notte dei miracoli”, con adorazione ed evangelizzazione di strada. Verranno poi presentate le 93 tappe di cammino a partire dal luogo del naufragio di sant’Antonio, Capo Milazzo, fino a Padova che si svolgerà dal 30 giugno al 9 ottobre e, all’interno della rassegna anche la cerimonia, il 4 giugno, di premiazione del 47° concorso nazionale della Bontà “Sant’Antonio di Padova” e il centenario del MeRa, il Messaggero dei ragazzi. Oggetto di un convegno a fine giugno sarà il restauro della tavola di Camposampiero, o della dormitio, il giaciglio di sant’Antonio che da metà Ottocento la tradizione identifica come la tavola su cui il santo era solito riposarsi e che nel 1486 venne dipinta da Andrea Da Murano. Verrà allestita una ostensione nella Cappella del Tesoro della basilica per valorizzare così anche altri oggetti che hanno accompagnato il Santo nelle ultime ore della sua vita: il saio, la pietra usata come guanciale, il cilicio. Poi la tavola sarà riportata nella sua sede, la cella della visione presso il santuario della Visione a Camposampiero, nella seconda metà del mese di ottobre. Per il programma completo: www.santantonio.org

Dal 24 maggio

Ad aprire il programma c’è un incontro, il 24 maggio alle 20.30 presso il teatro del Seminario vescovile, in via Seminario 29 a cura dell’associazione Corsia del Santo - Padre Placido Cortese e in collaborazione con la Diocesi di Padova, dal titolo “Dalla rete di padre Placido Cortese ai nostri giorni. La coscienza e il coraggio per gli oppressi in ognitempo”. Una conferenza fra storia e attualità che con i diversi interventi e testimonianze cercherà di mettere in luce il passato (gli ebrei in provincia di Padova, la rete di padre Placido e anche la memoria delle sorelle Martini, Teresa e Lidia, studentesse universitarie padovane collaboratrici dell’opera di carità di Cortese) e l’oggi (l’accoglienza e il costruire comunità e lo sguardo di chi le guerre le vive per raccontarle, in prima linea, cioè i giornalisti).

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