Grumolo Pedemonte. Il 3 e il 4 febbraio comunità in festa per san Biagio

Grumolo Pedemonte Il 3 e 4 febbraio l’appuntamento è alla chiesetta dedicata al santo. Il 2, serata per conoscerla meglio a cura dei giovani

Grumolo Pedemonte. Il 3 e il 4 febbraio comunità in festa per san Biagio

La chiesetta di San Biagio a Grumolo Pedemonte è definita “la perla delle Bregonze”, e basterebbe questa promessa per visitarla, dato che per la festa del santo si può accedervi e godere di tutta la sua bellezza. Situata su un pendio tra oliveti e altre piante, a circa un chilometro dalla parrocchiale di Santa Maria Maddalena, è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero, ma di solito per entrarvi bisogna concordare la visita con la pro loco di Zugliano. Il 3 febbraio di ogni anno, invece, le sue porte si aprono dal mattino alla sera per onorare san Biagio, che a Grumolo Pedemonte è anche il compatrono. Tantissime le persone che accorrono per la festa, poiché è un appuntamento immancabile per i residenti, ma anche per tanti fedeli da fuori paese, legati spesso alla devozione a questo santo considerato protettore del mal di gola. Il parroco, don Mauro Ferraretto, celebrerà le messe alle 10 e alle 14.30, mentre una terza liturgia verrà proposta alle 16 presieduta dal vicario generale mons. Giuliano Zatti. Le celebrazioni continueranno domenica 4 con lo stesso orario, inoltre il sabato mattina sarà anche possibile accostarsi al sacramento della riconciliazione. Al termine di ogni messa verrà proposto il rito della benedizione di una candela votiva e della frutta da portare a casa proprio contro i malanni di stagione. Si ripeterà come ogni anno anche il bacio della reliquia del santo, un gesto antico poiché san Biagio fu vescovo di Sebaste, in Armenia, durante il regno di Costantino e subì il martirio nel 316 dopo la cattura da parte dei romani, che lo scorticarono con dei pettini per cardare la lana, per poi decapitarlo. È famoso il suo miracolo della guarigione di un ragazzo che stava soffocando per una lisca conficcata in gola; da qui l’invocazione per i mali a questa zona del corpo. La chiesetta di san Biagio è legata ai monaci benedettini che abitarono la zona e risale al 1100. Restaurata negli ultimi anni la si può ammirare in tutto il suo splendore. Semplice ma allo stesso tempo unica nel suo impianto, ha un accesso a doppia scalinata sul lato lungo della navata e presenta all’interno un’aula unica decorata da affreschi vivaci, che danno all’ambiente raccolto una calda e armonica atmosfera. Per chi vuole conoscerla meglio, venerdì 2, alle 20.30, i giovani della parrocchia hanno organizzato “Dentro a San Biagio”, una serata con lo storico Marco Ferrero.

Caltrano, festa del patrono San Biago

Appuntamento domenica 4 febbraio per festeggiare il patrono san Biagio e celebrare i trent’anni dalla consacrazione dell’altare dell’eucaristia; è in programma anche il pranzo comunitario. La festa è preceduta, venerdì 2, da una giornata di adorazione eucaristica.

Villafranca: festa della pace per piccoli e grandi

“La pace inizia da me” è lo slogan che accompagna – domenica 28 gennaio – la festa della pace a Villafranca. Dalle 9 alle 11.30 sono previste attività: per i ragazzi delle elementari, “La bellezza della terra” con l’associazione Movimento Laudato si’ (in patronato); per i ragazzi delle medie, “Cyberbullismo: come contrastarlo?” con l’associazione Movimento etico digitale; per gli adulti, “Violenza di genere” con l’associazione Il Cantiere delle donne (sala polivalente). Alle 11.30, messa conclusiva nella parrocchiale.

Up di Candiana: ministeri ed eucaristia

Formazione per gli operatori pastorali, nell’up di Candiana, sui ministeri battesimali a partire dall’eucaristia. Dopo l’appuntamento del 24 gennaio, dal titolo “Il Signore parla nell’assemblea. La Sacra Scrittura è sempre Parola di Dio?”, il 31 viene approfondito il tema: “Il Signore si offre nella sua assemblea. Una comunità è sempre cristiana?”. Accompagna don Federico Giacomin, direttore di Villa Immacolata.

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