Il grazie di Solesino a don Giuseppe Alberti, nuovo vescovo eletto di Oppido Mamertina-Palmi

La sua comunità Di fronte all’annuncio che il loro parroco sarebbe diventato vescovo sono rimasti senza parole. Ma subito, tra i parrocchiani, si è fatta strada la gratitudine per gli intensi dieci mesi condivisi

Il grazie di Solesino a don Giuseppe Alberti, nuovo vescovo eletto di Oppido Mamertina-Palmi

«Esprimo fervidi auguri a don Giuseppe per la nomina a nuovo vescovo di Oppido Mamertina-Palmi assicurando preghiere per l’incipiente ministero episcopale». Con queste parole giovedì 21 settembre scorso, a mezzogiorno e qualche minuto, pubblicavo nel gruppo WhatsApp degli organismi di comunione la notizia. Se posso essere sincero, qualche momento di incredulità c’è stato, pensavo di non aver letto bene la pubblicazione del Bollettino della sala stampa della Santa Sede. Il tutto è stato superato nel tempo di un battito di ciglia, e sentimenti di gioia, felicità, riconoscenza e gratitudine sono fioriti; infatti, dopo la prova tecnica dell’IT-Alert della Regione Veneto, il cellulare ha continuato a suonare per il tam tam che la notizia stava producendo. I messaggi girati per i gruppi parrocchiali riportavano tutti a un «senso di gratitudine per il servizio svolto in questi primi dieci mesi, con competenza, passione e spirito di comunione ecclesiale». Non posso nascondere che, anche personalmente, oltre che tra le righe dei messaggi, tra l’incredulità e la gioia della notizia, alcune note di smarrimento, amarezza, nostalgia sono emerse, ma naturalmente sono state subito soppiantate da quel senso di Chiesa cattolica, e in particolare di obbedienza di un progetto più grande delle nostre conoscenze, che don Giuseppe in questi mesi è riuscito a trasmetterci. La festa di san Matteo apostolo ed evangelista ha fatto da cornice a questa nomina, nel vangelo di Matteo troviamo (Mt 9,9) Gesù che in modo molto diretto dice «Seguimi» e Matteo senza dire nulla «si alzò e lo seguì». Questa elezione ci porta a essere testimoni come comunità cristiana di una fiducia incondizionata verso il Signore e la sua vigna. Lo dimostrano il «sì» pronunciato l’anno scorso da don Giuseppe alla proposta del vescovo Claudio di iniziare un nuovo ministero pastorale nella nostra parrocchia e oggi il «sì» a papa Francesco per continuare a lavorare nella vigna del Signore, con un ruolo di maggiore responsabilità e impegno come vescovo nella Chiesa di Oppido Mamertina-Palmi. Come più volte ci ha fatto vivere e scoprire in questi mesi camminando con noi, questi «sì» sono stati detti mettendo davanti Gesù che è l’unico modello: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29) e «Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11,30). Come comunità parrocchiale, possiamo continuare a ringraziare il Signore per la figura di don Giuseppe, che attraverso l’invito del vescovo Claudio, ha scelto di mettersi a nostro fianco per vivere un pezzo di vita comunitaria insieme. Dieci mesi sono passati come un lampo, dopo la primissima fase di conoscenza, si è passati subito in modo incalzante a una progettualità per poter creare e tessere sempre più legami, consolidando quello che c’era e creando le giuste congiunzioni per quello che mancava. Attraverso gli organismi di comunione, gli insegnanti, i catechisti, gli animatori, il gruppo Caritas, i cori e tutti i volontari, passando dalla scuola dell’infanzia, all’iniziazione cristiana con lo sfociare dei sacramenti e tutto il periodo della fraternità, per arrivare a coinvolgere in un prossimo futuro le realtà giovanili fino ai 30-35 anni, alle celebrazioni liturgiche, per arrivare alle attività estive del grest e campeggio a completamento di un percorso umano e cristiano svolto durante l’anno. La sagra patronale, anche questa vista nella sua semplicità ma ricca di legami, di opportunità per creare ponti. Oltre all’aspetto pastorale si è passati a una progettualità rigenerativa anche per l’economia parrocchiale con l’obiettivo di dare maggiore consapevolezza alla comunità, ma nello stesso tempo una visione di risanamento completo e fattivo, il tutto senza dimenticare i legami intrecciati nelle visite alle famiglie, agli anziani ammalati, ai giovani che hanno deciso di sposarsi, ai genitori che hanno chiesto il battesimo o la vicinanza ai familiari che hanno perso una persona cara. Nella certezza che tutto questo percorso fatto non andrà disperso ma sarà le fondamenta solide per il futuro successore che il vescovo Claudio ci assegnerà. Vogliamo augurare a don Giuseppe, nel suo futuro ministero episcopale nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, che continui ad annunciare il Vangelo di Cristo con verità, umiltà e mitezza, dispensi i misteri della salvezza e nella carità sia sollecito con grande umanità verso i fratelli, perché tutti possano giungere alla piena conoscenza del mistero di Cristo.

Michele Pegoraro
Vicepresidente del Consiglio Pastorale Parrocchiale di Solesino

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