Il referente parrocchiale della catechesi: è davvero un servizio im-portante

Il referente parrocchiale della catechesi fa del sostegno un “ingrediente” centrale nel suo ruolo

Il referente parrocchiale della catechesi: è davvero un servizio im-portante

Lo sentiamo così il ruolo del referente parrocchiale della catechesi. È un servizio, perché nasce da una disponibilità generosa ed è im-portante, perché sostiene il coordinatore vicariale, il confronto con gli altri referenti e mantiene, non con poche fatiche, buoni rapporti con catechisti, accompagnatori, educatori, parroco e altri operatori pastorali della propria comunità. In questi mesi ci sarà il rinnovo e, secondo le disposizioni diocesane, è il gruppo parrocchiale dei catechisti che sceglie il suo referente, dopo che il consiglio pastorale uscente avrà indicato tra gli “ambiti pastorali essenziali” anche quello della catechesi. Il mandato è di cinque anni e può essere rinnovato due volte. Mauro Bettella, coordinatore vicariale di San Giuseppe scrive: «L’iniziazione cristiana in Diocesi è sostenuta da una rete di referenti parrocchiali e di coordinatori vicariali consapevoli che il loro servizio è soprattutto una vocazione per il bene della Chiesa. Queste persone volonterose hanno dei compiti specifici: la cura di una vera rete di relazioni che aiuti nelle difficoltà, crei occasioni di preghiera, convivialità e fraternità, momenti di scambio dove non ci siano solo cose da fare; il collegamento fondamentale tra Ufficio catechesi e singolo catechista/accompagnatore di una parrocchia; un’attenzione alla formazione per un arricchimento personale, per approfondire il ruolo e confrontarsi con gli altri». Il rinnovo del coordinatore vicariale sarà nell’autunno 2024 con disposizioni precise. L’Ufficio diocesano è disponibile per un aiuto concreto, se ci dovessero essere tensioni o fatiche. Ci auguriamo un “tempo pasquale”, vissuto con serenità e favorevole per raccogliere preziosi frutti.

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